Il filosofo di campagna, Vienna, Ghelen, 1763

 SCENA PRIMA
 
    Invece di Agitata in tanti affanni
 
    Se perde il caro lido
 supporta il mar che freme.
 Lo scoglio è quel che teme
 il misero nochier.
 
 SCENA IV
 
    RINALDO dopo il verso «che io debba andar villanamente inulto».
 
1470Mille contrasti oh dio sento nel core,
 amo la figlia ed odio il genitore,
 intanto che risolvo?
 I miei pensieri irresoluti sono
 non so se alla vendetta mi abbandono.
 
 OMO SERIO
 
1475   Vedo turbato il mare,
 il passaggiero audace
 vede men chiaro il cielo,
 l’agricoltor sagace
 e pur tranquillo ha il seno
1480e paventar non sa.
 
 SCENA VII
 
    NARDO invece dell’aria Vedo quell’albore
 
    Supponiam che questa sia
 la fortuna che vogl’io...
 e che questa sia quell’altra
 che poi vole un padron mio...
1485Voglio un po’ filosofar.
 
    Me lo metto bene in testa
 che nel mondo le fortune
 paion bianche e pur son brune.
 Perché quella non è questa...
1490e poi questa non è quella...
 e la vera con la bella
 non si deve mai cambiar.
 
    Eh che serve il conto è chiaro
 che lo vede ogno somarro,
1495voglio quella che mi par.
 
 ATTO SECONDO
 
 SCENA X
 
    In fine della scena
 
 DON TRITEMIO
 Eh tu che dici?
 LESBINA
                               Caro padron bello
 da una breva canzone ch’ho imparata
 or ora ascoltarete il sentimento
 e quel che io dico vi farà contento.
 
1500   Quell’augellin domestico
 che passarino ha nome
 oh se vedessi come
 ama la passarella,
 sempre si vede a quella
1505d’intorno a svolazzar.
 
    Così ancor io desidero
 passara abbandonata
 esser accompagnata
 da un passarin che sappia
1510cosa vuol dir amor.
 
 ATTO TERZO
 
 SCENA IV
 
 Di Nardo nell’albergo,
 che fu già mio rival, ci porta il fatto;
 ma Nardo ho ritrovato
 meco condiscendente e non pavento
1515ed ho cuor d’incontrare ogni cimento.
 RINALDO
 
    Vedrò la cara sposa
 bella gentil vezzosa.
 Quel labro che innamora
 il cor mi accenderà.
 
 SCENA XI
 
 LENA
1520Chi è qui?
 DON TRITEMIO
                       Ditemi presto
 cosa si fa là dentro.
 LENA
 Si fan degl’istrumenti,
 si fan de’ matrimonii cinque o sei;
 se vorrà, potrà farlo ancora lei.
1525Ecco i notari appunto,
 ecco Lesbina ancora;
 un uomo come voi non sta ben solo,
 maritatevi pur, ch’io mi consolo.
 
 SCENA XII
 
 NARDO, CAPOCCHIO, LESBINA e detti
 
 NARDO
 Fortuna? Se potessi
1530ingannare costui l’avrei a caro.
 DON TRITEMIO
 Padroni favoriscono
 vorrei se si contentino
 scrivessero ambi e due
 ed averanno entrambi le mercedi sue.
 NARDO
1535Contentissimo son.
 CAPOCCHIO
                                      Più non vorrei...
 Se si contenta lui faccia ancor lei.
 LESBINA
 Qualche scena graziosa ora m’aspetto.
 DON TRITEMIO
 D’accordo tutti due scrivono. Io detto.
 
    Colla presente scrittura privata
1540resta accordata la bella Lesbina.
 
 CAPOCCHIO
 
 Lesbina.
 
 NARDO
 
 Lesbina.
 
 DON TRITEMIO
 
                   Il matrimonio.
 
 NARDO
 
                                                Il ma...
 
 CAPOCCHIO
 
                                                                ...trimonio.
 
 DON TRITEMIO
 
 Con il signore.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
                              Signore.
 
 DON TRITEMIO
 
                                                Tritemio.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
 Con Nardo.
 
 DON TRITEMIO
 
1545Tritemio, Tritemio scrivino bene.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
                                                               ...emio.
 
 DON TRITEMIO
 
 Lei promette di sposarlo.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
                                                ...arlo.
 
 DON TRITEMIO
 
 E con tal promessione.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
                                            ...one.
 
 DON TRITEMIO
 
 Li suoi beni li donò.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
                                       ...no.
 
 DON TRITEMIO
 
    Come no! Signorsì
1550la sua dote viene a me.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
                                            ...a me.
 
 DON TRITEMIO
 
    Ella stessa me l’ha detto.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
 Maledetto.
 
 DON TRITEMIO
 
 Siete sordi, siete pazzo?
 Che maniera è questa qui.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
1555La non vuol finir così.
 
 DON TRITEMIO
 
    Terminate.
 
 NARDO
 
                           Aspettate.
 La ragazza cosa dice?
 Ella pur sentir conviene.
 
 CAPOCCHIO
 
 Il collega dice bene.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
1560Senza questa non si può.
 
 DON TRITEMIO
 
 Via parlate. (A Lesbina)
 
 LESBINA
 
                          Parlerò.
 Ma risolto ancor non ho.
 
    Sarà il mio core
 del mio padrone.
 
 DON TRITEMIO
 
1565Sino alla morte.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
 La morte.
 
 LESBINA
 
 Giuro d’amarlo.
 
 DON TRITEMIO
 
 Volerli bene.
 
 CAPOCCHIO
 
                           ...arlo.
 
 NARDO
 
                                         ...bene.
 
 A DUE
 
 Basta così.
1570Si sottoscrivono.
 
 LESBINA, DON TRITEMIO A DUE
 
 Eccomi qui.
 
 LESBINA
 
    Voglio rilegere.
 
 NARDO
 
 Eh non s’incomodi.
 
 DON TRITEMIO
 
 Voglio riflettere.
 
 CAPOCCHIO
 
1575Eh va benissimo.
 
 DON TRITEMIO, LESBINA A DUE
 
 Prima di scrivere
 vogliamo legere
 vogliam veder.
 
 DON TRITEMIO
 
    Colla presente...
 
 LESBINA
 
                                   Scrittura privata...
 
 DON TRITEMIO
 
1580Resta accordata...
 
 LESBINA
 
                                   La bella...
 
 DON TRITEMIO
 
                                                       Lesbina.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
 Ora ci sono
 or vien il buono.
 
 LESBINA
 
 In matrimonio.
 
 DON TRITEMIO
 
 Con il signore.
 
 LESBINA
 
1585Lesbina.
 
 DON TRITEMIO
 
                   Con Nardo.
 
 LESBINA
 
 Come?
 
 DON TRITEMIO
 
                 Cos’è?
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
 Quell’è un notaro
 simile a me.
 
 DON TRITEMIO, LESBINA A DUE
 
    Come? Tali nomi,
1590non la capisco.
 
 NARDO, CAPOCCHIO A DUE
 
 Signor notaro
 la riverisco.
 
 CAPOCCHIO
 
 Quell’è Nardo.
 
 NARDO
 
 Quell’è Capocchio.
 
 DON TRITEMIO
 
1595Ah traditori
 ah sceleradi
 via disgraziati.
 
 NARDO, CAPOCCHIO, LESBINA A TRE
 
 Viva li sposi
 viva l’amor.
 
 DON TRITEMIO
 
1600Via maledetti
 ma di buon cor.
 
 SCENA ULTIMA
 
 EUGENIA
 
    Ah genitor perdono...
 
 RINALDO
 
 Suocero per pietà...
 
 LESBINA
 
    Sposa signore io sono.
 
 NARDO
 
1605Quest’è la verità.
 
 DON TRITEMIO
 
    Perfidi scelerati
 vi siete accomodati?
 Senza la figlia mesto
 senza la sposa resto.
1610Che bella carità.
 
 LENA
 
    Quando di star vi preme
 con una sposa insieme
 ecco per voi son qua.
 
 DON TRITEMIO
 
    Per far dispetto a lei
1615per disperar colei
 Lena mi sposerà.
 
 TUTTI
 
    Sia per diletto
 sia per dispetto
 amore al core
1620piacere darà.
 
 
 Fine