La buona figliuola maritata, Bologna, Sassi, 1761

Vignetta Frontespizio
 ATTO TERZO
 
 SCENA PRIMA
 
 Notte. Camera con tavolino e sedie e sopra il tavolino una botteglia di rosoglio e bicchieri e lumi.
 
 Il MARCHESE ed il COLONNELLO con pipa, fumando a sedere presso il tavolino
 
 il Marchese
 Così è signore.
 Vi è stato del rumore;
 ma alla vostra venuta
1155tutto si è dissipato
 e confesso che a torto ho sospettato.
 Colonnello
 Oh cospette di Bacche
 tu affer pone tabacche
 e affer pon Brandevaine. (Versa il rosoglio nel bicchiere)
 il Marchese
1160Certo che il rosolino
 di Bologna è perfetto e so che piace
 ai signori allemani.
 Colonnello
 Viva mio general. (Beve)
 il Marchese
                                    Viva mill’anni.
 Vo’, se vi contentate,
1165alla vostra presenza
 stassera radunar diversa gente
 e i sponsai confermar solennemente.
 Colonnello
 Jo. (Fumando)
 il Marchese
           Con questa occasione
 di preparar destino
1170un piccolo festino e spererò
 che voi, signor, l’aggradirete.
 Colonnello
                                                       Jo.
 il Marchese
 Vo dunque a prepararlo.
 Con licenza, signor. (Vo’ coltivarlo). (Parte)
 
 SCENA II
 
 Il COLONNELLO, poi il CAVALIERE e la MARCHESA. Colonnello seguita a fumare e versa del rosoglio nel bicchiere
 
 il Cavaliere
 Signore, io vi presento
1175mia moglie e vostra serva
 che del genero vostro è la germana. (Al colonnello)
 la Marchesa
 Per servirla signor. (Ma alla lontana).
 Colonnello
 Ontertienigher Diener. (Cavandosi il capello saluta la marchesa)
 il Cavaliere
 Se mai a vostra figlia
1180avesse dato dispiacere anch’essa,
 amica or si professa
 e di voi e di lei sinceramente.
 la Marchesa
 Sì signor, così è. (Forzatamente).
 Colonnello
 Gute Nachte, meine Herren. (Saluta come sopra)
1185Brandevain foler? (Offerisce il rosoglio alla marchesa)
 la Marchesa
                                     Bene obbligata;
 mi permetta signor ch’io lo rifiute.
 Colonnello
 Tar Taifle; befer ie. Per tua salute. (Beve)
 la Marchesa
 Viva vossignoria.
 Mi permetta, signor, deggio andar via.
 Colonnello
1190Foler bene a tuo sposo?
 la Marchesa
                                             Oh signorsì.
 il Cavaliere
 No, gli potreste dir così e così.
 la Marchesa
 
    S’io v’amo vel dica
 la pena ch’io sento,
 geloso tormento
1195sol nasce d’amor.
 
 SCENA III
 
 Il CAVALIERE ed il COLONNELLO
 
 il Cavaliere
 Per dir la verità so che mi adora
 ma è gelosa un po’ troppo e mi martora. (Al colonnello)
 Colonnello
 In Italia mi stato
 e sempre affer troffato
1200che star matto italian per gelosia.
 il Cavaliere
 Ah purtroppo è comun sì gran pazzia.
 
    Di pace nemica
 la patria condanno
 che il barbaro affanno
1205produce nel cor.
 
 SCENA IV
 
 Il COLONELLO seguitando a fumare e riacendendo al lume la pipa, poi SANDRINA e PAOLUCCIA
 
 Sandrina
 (Andiamo e al colonnello
 facciamo un complimento). (Piano a Paoluccia)
 Paoluccia
 (Per dir il vero, ho un poco di spavento). (Piano a Sandrina)
 Colonnello
 Ah ah, brauchet nur eire
1210Ghelengenheit. (S’alza con piacere)
 Paoluccia
                                (Che dice?) (Piano a Sandrina)
 Sandrina
 (Non capisco niente). (Piano a Paoluccia)
 Colonnello
 Jo, Jungfrauen, fenite.
 Sandrina
 Serva. (S’inchina)
 Paoluccia
                La riverisco. (S’inchina)
 Colonnello
                                         Star compite.
 Sandrina
 Mi consolo con lei.
 Paoluccia
                                    Che sia arrivato
1215me ne consolo anch’io.
 Colonnello
                                            Pene oplicato.
 Paoluccia
 Io son la cameriera.
 Sandrina
 Io son la giardiniera.
 Paoluccia
 Se mi comanderà mi farà grazia.
 Colonnello
 Star fostra pona crazia.
 Sandrina
1220Ed io dove potrò
 la servirò se mi comanda.
 Colonnello
                                                 Jo.
 Foler tu Brandevain? (Esibisce loro il rosoglio)
 Sandrina
 Ne prenderò un pochetto.
 Paoluccia
 Se mi vuol favorire, anch’io l’accetto.
 Colonnello
1225Supite, pichline, (Empie due bicchieri e li presenta ad esse)
 uh! Star tante carine.
 Peffer ragazze mie,
 quando pipa finir, peffer anch’ie. (Egli seguita a fumare ed esse bevono a sorsi)
 
    Che guste mi affer. (A Sandrina e le fa sentire il fumo)
1230Bellina piacer.
 
 Sandrina
 
    Oibò; mi fa mal. (Schivando il fumo)
 
 Colonnello
 
 Contento proffar. (A Paoluccia insolentandola col fumo)
 Carina tu par.
 
 Paoluccia
 
 Oibò, che animal! (Schivando il fumo)
 
 Colonnello
 
1235   Fol star compagnia,
 fol far allegria.
 
 Sandrina, Paoluccia a due
 
 La pipa, signore,
 vi prego lasciar.
 
 Colonnello
 
    Sì presto finir.
1240Che gusto proffar,
 contento mi star. (Fumando)
 
 Sandrina, Paoluccia a due
 
    Il fumo, l’odore
 non posso soffrir.
 Vi prego signore
1245la pipa lasciar.
 
 Colonnello
 
    Belline, carine,
 foler contentar. (Getta via la pipa)
 
 Sandrina, Paoluccia a due
 
    Che buon rosolino!
 Che caro piacer!
 
 Colonnello
 
1250   Per fostra salute
 ie beffer foler. (Prende anch’egli del rosoglio)
 
 Sandrina, Paoluccia a due
 
    Gli sono obligata
 di tanto favor.
 
 a tre
 
    Che dolce diletto!
1255Che caro liquor!
 
    Che viva l’affetto,
 che viva il buon cor! (Partono)
 
 SCENA V
 
 Il MARCHESE e MENGOTTO
 
 il Marchese
 Già sai quel che ti ho detto,
 vattene immantinente,
1260tu pur coll’altra gente, e fa’ che tutto
 sia lesto pel festino
 e che le cose vadano appuntino.
 Mengotto
 Farò non dubitate
 quanto mi comandate. Ah sì padrone,
1265sono anch’io consolato
 che alfin pacificato
 siate colla padrona
 ch’è per voi sì amorosa e così buona.
 il Marchese
 Basta così, va’ via,
1270va’ a far quel che ti ho detto.
 Mengotto
                                                      Sì signore,
 farò l’obbligo mio;
 e vo’ ballare e vo’ saltare anch’io.
 
    Allegramente
 la pace è fatta,
1275oh quanta gente
 s’ha da invitar!
 
    Che bel piacere
 s’ha da godere!
 S’ha da ballare,
1280s’ha da saltar.
 
 SCENA VI
 
 Il MARCHESE, poi MARIANNA
 
 il Marchese
 Fui veramente un pazzo
 il cor con i sospetti
 a tormentar finora.
 Ma chi sa poi s’io sia guarrito ancora?
 Marianna
1285(Ecco lo sposo mio. Chi mai sa dirmi
 se scacciata ha davver la gelosia?
 Dubito che vi sia nel core il tarlo;
 con un po’ d’artifizio or vo’ provarlo). (Da sé non veduta)
 il Marchese
 (Sì sì, mi son chiarito,
1290più non voglio impazzir come ho impazzito).
 Marianna
 Marchese. (Chiamandolo)
 il Marchese
                       Oh siete qui?
 Marianna
                                                  Son qui da voi,
 perché vo’ che fra noi parliamo un poco.
 il Marchese
 Gioia mia, a tempo e loco
 ci potremo parlar secretamente;
1295ora a stare pensiamo allegramente.
 Marianna
 Lo so che il mio sposino
 preparato ha un festino
 ma in mezzo all’allegria
 non vorrei che tornasse in gelosia.
 il Marchese
1300O no, non vi è pericolo.
 La gelosia detesto;
 più geloso non son, ve lo protesto.
 Marianna
 Se lo dite di cor, di più non curo.
 il Marchese
 Ve lo dico di cor, ve l’assicuro.
 
1305   Se mai più di voi sospetto,
 se più sento gelosia,
 prego amor che in vita mia
 non mi doni alcun piacer.
 
 Marianna
 
    Se per voi non serbo in petto
1310quell’affetto che conviene,
 prego amor che un dì di bene
 non mi faccia mai goder.
 
 a due
 
    Oda amore i nostri voti
 ed i figli ed i nepoti
1315ci dia grazie di veder.
 
 Marianna
 
    Al festin poss’io ballare
 con chi vien? con chi mi pare?
 
 il Marchese
 
 Sì ballate allegramente,
 ch’io già sono indifferente.
 
 Marianna
 
1320Il mio primo minuetto
 vo’ ballar col cavalier.
 
 il Marchese
 
    Ah lo fate per dispetto,
 per reccarmi un dispiacer.
 
 Marianna
 
    Che graziosa indiferenza!
1325Che amorosa compiacenza! (Con ironia)
 
 il Marchese
 
 No, con lui non ho piacer.
 
 Marianna, il Marchese a due
 
    Oh feroce gelosia,
 è pur grande il tuo poter. (Ognuno da sé)
 
 Marianna
 
    Per contentarvi,
1330per soddisfarvi,
 no, con nessuno
 non ballerò.
 
 il Marchese
 
    Non m’irritate,
 vo’ che balliate.
 
 Marianna
 
1335Col cavalier?
 
 il Marchese
 
 Questo poi no.
 
 Marianna
 
    Se mai più di voi sospetto
 prego amor che in vita mia
 non mi doni alcun piacer.
 
 il Marchese
 
1340   Se per voi non serbo in petto
 quell’affetto che conviene,
 ch’io non possa mai goder. (Rimproverandosi a vicenda)
 
 a due
 
    Giuramento sconsigliato,
 se non viene accompagnato
1345dal desio di mantener.
 
 Marianna
 
    Ma caro sposo
 perché geloso
 di chi v’adora?
 Vedo che ancora
1350non mi credete.
 Ah non avete
 di me pietà! (Piangendo)
 
 il Marchese
 
    Deh se mi amate,
 deh perdonate.
1355Sì, v’amo tanto
 che questo pianto
 mi vien dal core,
 non più rigore
 per carità. (Piangendo)
 
 a due
 
1360   Ah, che mi sento
 che a un tal tormento
 l’alma resistere,
 no più non sa. (Tutti due piangendo)
 
 Marianna
 
    Via vel prometto;
1365sposo diletto,
 col cavaliere
 non ballerò.
 
 il Marchese
 
    No, non temete,
 con chi volete
1370ballate pure,
 non parlerò.
 
 a due
 
    In tali accenti
 l’amor io vedo,
 sì sì, vi credo,
1375timor non ho.
 
    Di fiamme ardenti
 m’accendo il petto,
 sì dolce affetto
 soffrir non so. (Partono)
 
 SCENA ULTIMA
 
 Sala preparata per il ballo.
 
 Tutti
 
 coro
 
1380   La Cecchina fortunata
 buona figlia un tempo fu,
 or Marianna maritata
 è bonina ancora più.
 
    Imparate voi zitelle
1385esser buone in gioventù,
 che non basta l’esser belle,
 necessaria è la virtù.
 
 Il fine