Aristide, Venezia, Valvasense, 1735

Vignetta Frontespizio

Testimoni: I-Mb (pp. 30); partitura coeva alla princeps, attribuita a Maccari (Groppo) malgrado la citazione di Lotavio Vandini (anagramma di Antonio Vivaldi): perduta; Tevernin, III, pp. 285-300; Olzati, III, pp. 285-300; Savioli, VIII, pp. 3-14; Guibert: manca; Zatta, XXXV, pp. 271-287 («intermezzo in due parti»).

Sono stati mantenuti: aqua, diffendere, mezo, reggio "regio", ressistere, rissolvere passim; Frontespizio autuno; Argomento congionture; Mutazioni di scene palaggio, sudette; 1 Sei amor, sei timor tu che mi guidi (accettabile considerando «Sei» bisillabo), 7 prosteso, 10 Perché fuggi così? Carino Ahi che mi sento (accettabile ipotizzando una dialefe tra «così» e «Ahi»), 13 Vatene, 45 recca, 48 porte "porti", 96 dirli "dirle", 106 fui colto, ferito ed ucciso (ottonario ipermetro; Tevernin, Olzati, Savioli: «langue in seno il cor ucciso»; Zatta: «langue in seno il cor conquiso»), 125 si godremo "ci godremo", 134 tochino, 137 Corni, oboè (quinario accettabile considerando «oboè» trisillabo), 188 corraggio, 195 dosa "dose", 206 ochi, 226 si rivedremo "ci rivedremo", 227 afliggete, 236 susciegata "sussiegosa", 256 si siamo "ci siamo", 262 vito "vitto" (in rima con «marito»), 267 rubbato, 279 prosontuosa, 288 Sazzia, 306 copia "coppia", 311 della grazia in nome (Tevernin, Olzati, Savioli, Zatta: «della Grecia in nome»).

Sono stati emendati: 71 esaninarti] esanimarti, I.4 SCEN IV] SCENA IV, I.4 didascalia BE DE] BELLIDE, 138 Bell. a due] Bellide, Carino a due, 206 Ars.] Aristide, 207 Aris.] Arsinoe, 279 Ars.] Aristide.

Sono state omesse le indicazioni del daccapo nell'aria.