Il mondo della luna, Venezia e Treviso, Grazioli, 1753 (Treviso)

 SCENA VII
 
 Camera in casa di BONAFEDE con loggia aperta, tavolino con lumi e sedie.
 
 FLAMINIA e CLARICE
 
 CLARICE
310Eh venite, germana,
 andiam su quella loggia
 a goder della notte il bel sereno.
 FLAMINIA
 Se il genitor austero
 ci ritrova colà, misere noi.
 CLARICE
315Che badi a’ fatti suoi.
 Ci vuol tener rinchiuse,
 e dall’aria difese,
 come fossimo noi tele di ragno?
 FLAMINIA
 Finché noi siam soggette
320al nostro genitor convien soffrire.
 CLARICE
 Ma io per vero dire,
 stanca di questa soggezion noiosa,
 non veggo l’ora d’essere la sposa.
 FLAMINIA
 E quando sarem spose
325avrem di soggezion finiti i guai?
 Anzi sarem soggete più che mai.
 CLARICE
 Eh sorella, i mariti
 non son più tanto austeri.
 Aman la libertade al par di noi
330ed abbada ciascuno ai fatti suoi.
 FLAMINIA
 Felici noi, se ci toccasse in sorte
 un marito alla moda. Ah sventurate,
 se un geloso ci tocca!
 CLARICE
                                        In pochi giorni
 o ch’io lo guarirei
335o che al mondo di là lo manderei.
 FLAMINIA
 Vorreste forse avvelenarlo?
 CLARICE
                                                    Oibò.
 Ma il segreto io so
 con cui questi gelosi
 dalle donne si fan morir rabbiosi.
 FLAMINIA
340Se l’accordasse il padre,
 spererei con Ernesto esser felice.
 CLARICE
 Lo spererei anch’io
 con Ecclitico mio.
 FLAMINIA
 Quell’Ecclitico vostro
345è un uom ch’altro non pensa
 che a contemplar or l’una, or l’altra stella.
 CLARICE
 Questo è quello, sorella,
 che in lui mi piace più.
 Finché ei pensa alla luna ovvero al sole,
350la sua moglie farà quello che vuole.
 FLAMINIA
 Ma il genitor, io temo,
 non vorrà soddisfarci.
 CLARICE
                                           Evvi in tal caso
 un ottimo espediente.
 Maritarci da noi senza dir niente.
 FLAMINIA
355Ciò so che non conviene a onesta figlia
 ma se amor mi consiglia,
 e il padre a me si oppone,
 io temo che all’amor ceda ragione.
 
    Ragion nell’alma siede
360regina dei pensieri
 ma si disarma e cede,
 se la combatte amor.
 
    E amor se occupa il trono
 di re si fa tiranno
365e sia tributo o dono
 vuol tutto il nostro cor.