Il mondo della luna, Vercelli, Panialis, 1752

 SCENA XIII
 
 Al suono di sinfonia cala una nuvola e si apre, escono FLAMINIA e CLARICE, BUONAFEDE le incontra
 
 BUONAFEDE
 Figlie, mie care figlie,
 siate le benvenute. Ah, che ne dite?
1085Bella fortuna aver un genitore
 dello spirito mio
 ch’abbia fatto per voi quel ch’ho fatt’io.
 Lunatiche ora siete,
 un mondo goderete,
1090pieno di cose belle,
 splenderete quassù, come due stelle.
 FLAMINIA
 Molto vi devo, o padre.
 Un uom saggio voi siete,
 di politica assai voi ne sapete.
 CLARICE
1095Si vede certamente
 che avete una gran mente,
 siete un uom virtuoso senza pari,
 cedon gli uomini famosi e chiari.
 BUONAFEDE
 Inchinatevi tosto
1100al nostro imperadore,
 grazie rendete a lui di tant’onore.
 FLAMINIA
 Ma colei è Lisetta.
 BUONAFEDE
 Che volete ch’io dica?
 Colei è la felice
1105del mondo della luna imperadrice.
 CLARICE
 Oh fortunata invero!
 Mentre quel della luna è un grand’impero.
 FLAMINIA
 Monarca, a voi m’inchino.
 CECCO
 Manco male che voi
1110vi siete ricordata alfin di noi.
 FLAMINIA
 Perdon io vi dimando
 e alla vostra bontà mi raccomando.
 CECCO
 Olà, Espero udite;
 questa bella servite,
1115conducetela tosto alle sue stanze
 e insegnatele voi le nostre usanze.
 ERNESTO
 Obbedito sarete.
 BUONAFEDE
                                  Ehi, ehi fermate,
 signor le figlie mie
 con uomini non vanno
1120da sole a sole.
 CECCO
                            In questo nostro mondo
 le femmine ci van pubblicamente
 e non lo fanno mai secretamente.
 BUONAFEDE
 È ver, non parlo più.
 FLAMINIA
                                        Contenta io vado,
 giacch’il mio genitor non se ne lagna,
1125con Espero gentil che m’accompagna.
 CLARICE
 Mia sorella sta bene.
 Ed io cosa farò,
 la mia stella ancor io non troverò?
 CECCO
 Eclitico che siete
1130del mio trono lunar ceremoniere
 con Clarice gentil fate il bracciere.
 ECLITICO
 Prontamente obbedisco.
 BUONAFEDE
                                               Eh no non voglio
 che mia figlia da un uom sia accompagnata.
 CECCO
 L’usanza è praticata
1135ancor nel vostro mondo.
 Ma si serve da noi sol per rispetto
 e non lo fanno qui per altro oggetto.
 BUONAFEDE
 Taccio, non so che dir.
 CLARICE
                                           Vado contenta
 a contemplar dappresso
1140le lunatiche sfere
 col lunatico mio ceremoniere.
 LISETTA
 Ed io son stata qui
 con poca conclusione,
 come un’imperadrice di cartone.
 CECCO
1145Mia bella eccomi a voi,
 vi voglio incoronare
 e nello stesso tempo anco sposare.
 BUONAFEDE
 (Rode di nuovo il cuor la gelosia).
 CECCO
 Olà andiamo tosto
1150alla mensa a godere
 e con volti di gioia
 si senta a risuonar voce giuliva,
 viva l’imperatrice.
 TUTTI
                                     E viva, e viva.
 CECCO
 
    Mia principessa,
1155mia monarchessa,
 tutto vi dono lo scetro e ’l cuor.
 
 LISETTA
 
 Grazie vi rendo del vostro favor.
 
 ECLITICO
 
    Di cuor mi consolo
 con vostra maestà.
 
 LISETTA
 
1160   Vi sono obbligata
 di tanta bontà.
 
 BUONAFEDE
 
    Anch’io mi rassegno
 signora maestà.
 
 LISETTA
 
    Vi sono obbligata
1165di tanta bontà.
 
 ECLITICO
 
    Deh lasci ch’almeno...
 
 BUONAFEDE
 
 Mi dia permissione...
 
 LISETTA
 
 Prendete, tenete, (Dà la mano a bacciare)
 con tutta bontà.
 
 TUTTI
 
1170   E viva mill’anni
 la vostra maestà.
 
 CECCO
 
    Cara v’abbracio.
 
 LISETTA
 
 Senza malizia.
 
 BUONAFEDE
 
 Ed a me niente?
 
 LISETTA
 
1175Senza malizia.
 
 ECLITICO
 
 Sono innocente.
 
 LISETTA
 
 Senza malizia.
 
 TUTTI
 
 Oh che bel mondo,
 bella innocenza,
1180viver giocondo,
 caro piacer!
 
 CECCO
 
    Sposa diletta.
 
 LISETTA
 
 Caro mio sposo.
 
 ECLITICO
 
 Oh benedetta!
 
 LISETTA
 
1185Siete grazioso.
 
 BUONAFEDE
 
 Ed a me niente?
 
 LISETTA
 
 Sì buona gente,
 tutta di tutti
 senza malizia
1190sempre sarò.
 
 TUTTI
 
    Senza malizia,
 senza tristizia
 sempre amerò.
 
 LISETTA
 
    Bello è l’amare
1195senza bramare
 quello che avere
 già non si può.
 
 TUTTI
 
    Senza malizia,
 senza tristizia
1200sempre amerò.
 
 Fine dell’atto secondo