La generosità politica, Venezia, Rossetti, 1736

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 PISISTRATO, PERICLE e ROSMIRI
 
 Rosmiri
 German, sappi che Oronte,
 non ti sdegnare, Oronte è l’idol mio,
 se me lo togli, puoi levarmi ancora
 la vita, senza lui penosa e amara.
 Pericle
750Signor, sai che di Nicia
 vive amante il mio cor, se tu mi privi
 del conforto maggior del viver mio,
 sventurato dovrò morire anch’io.
 Rosmiri
 Per me ti parli al core
755il sangue mio che pure è sangue tuo.
 Pericle
 Se l’averti difeso
 merta che mi sii grato, altro non chiedo
 che la vita di Nicia.
 Pisistrato
                                      Oh dei! Tacete.
 Purtroppo alla clemenza
760è inclinato il mio cor; se stimolate
 colle lagrime vostre il mio costume,
 la soverchia pietade
 diveneria nel seno mio viltade.
 Pericle
 Clemenza è una virtude
765onde si fanno venerar li dei.
 Tu se pietoso sei
 non perdi il tuo decoro
 mentre in virtù più t’assomigli a loro.
 Rosmiri
 Deh, se m’ami...
 Pisistrato
                                 Non più; partite; io voglio
770solo restar.
 Rosmiri
                       Per ubbidirti io vado
 ma ti rammenta poi
 che la vita o la morte a me dar puoi. (Parte)