Il mondo della luna, Vercelli, Panialis, 1752

 SCENA VIII
 
 CLARICE, poi BUONAFEDE
 
 BUONAFEDE
 Brava signora figlia,
 v’ho detto tante volte
 che non usciate dalla vostra stanza.
 CLARICE
 Ed io tant’altre volte
345mi son dichiarata
 che non posso soffrir di star serrata.
 BUONAFEDE
 Eh, ben bene fraschetta,
 so io quel che farò.
 CLARICE
                                     Sì, castigatemi,
 cacciatemi di casa e maritatemi.
 BUONAFEDE
350Se io ti maritassi,
 non castigarei te ma tuo marito
 né castigo maggior dar li potrei
 quanto una donna pazza, qual tu sei.
 CLARICE
 Io pazza! V’ingannate.
355Pazza sarei qualora
 mi lasciassi un po’ troppo intimorire
 e avessi per rispetto a intisichire.
 
    Son fanciulla da marito;
 e lo voglio, già il sapete,
360e se voi non mel darete
 da me stessa il prenderò.
 
    Ritrovatemi un partito
 che sia proprio al genio mio;
 o lasciate, farò io;
365se lo cerco il troverò.