Il mondo della luna, Vercelli, Panialis, 1752

 SCENA PRIMA
 
 Si finge un sito nella casa d’Eclitico con specula, cannochiale e notte con luna.
 
 ECLITICO e scolari d’astrologia, eccetera. Scolari, personagi muti
 
 CORO
 
    Bella dea del terzo cielo
 con gl’influssi tuoi felici,
 or ch’ascoso è il dio di Delo,
 tu consola i buoni amici;
5dona ognor buona fortuna
 agli amanti della luna.
 
 ECLITICO
 Basta, basta, discepoli;
 alla triforme dea le voci giunsero,
 esauditi sarete in breve termine;
10su via tosto sugli omeri
 prendete l’arcimassimo
 mio cannocchial novissimo;
 drizzatel su la specula
 perpendicolarmente inver l’eclitica.
15Vuo’ veder se avvicinasi
 de’ due pianeti il sinodo,
 id est quando la luna al sol congiongesi,
 che al mondo volgare ecclisse appellasi.
 Andate, andate subito,
20pria che Cintia ritorni al suo decubito. (Resta Eclitico solo in scena, tuttavia si torna a udire il coro suddetto, gli scolari prendono il cannocchiale e lo portano dentro alla specula, vedendosi poi quello spuntar fuori della sommità della medesima)
 Oh le belle gran cose
 che ad intender si danno
 a quei che poco sanno di natura;
 oh che gran bel mestier ch’è l’impostura!
25Chi finge di saper accrescer l’oro,
 chi cavar un tesoro,
 chi dispensa segreti,
 chi parla de’ pianeti,
 chi vende mercanzia,
30chi falsa ippocrisia,
 chi finge nome, titolo e figura,
 oh che gran bel mestier ch’è l’impostura!
 Io fo la parte mia
 con finta astrologia
35ingannando egualmente i sciocchi e i dotti;
 e un bravo cacciator trova i merlotti.
 Eccon uno; ecco quel sì buon cervello
 del signor Buonafede,
 a lui, che tutto crede,
40con una macchinetta
 inventata dal mio sottile ingegno
 far un colpo galante ora m’impegno.