La generosità politica, Venezia, Rossetti, 1736

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 ROSMIRI e detti
 
 Rosmiri
 Nicia così crudel con chi l’adora?
650Niega uno sguardo solo
 a chi pena per lei?
 Nicia
                                     (Vuo’ tormentarla).
 Uno sguardo non sol ma il core istesso
 fora scarsa mercé d’Oronte al merto.
 Egli è l’idolo mio, soavi amplessi
655destino all’amor suo.
 Oronte
                                         (Sogno o son desto).
 Rosmiri
 Infelice s’ei crede
 al tuo labbro mendace.
 Nicia
                                            Eccoti Oronte
 la destra mia; pegno d’eterno affetto
 sarà questa fra noi.
 Oronte
                                      Oh me beato!
 Nicia
660(Ma voglio prima il traditor svenato). (Piano ad Oronte)
 Oronte
 
    Qual pastor che la compagna
 cerca invano e ognor si lagna,
 si lagnava anch’il cor mio.
 
    E il piacer che quello prova,
665allorquando la ritrova,
 nel mio sen risento anch’io.