Il mondo della luna, Firenze, Giovannelli, 1751

 SCENA III
 
 FLAMINIA e LISETTA
 
 FLAMMINIA
 Possibile, o Lisetta,
 che ti lasci acciecar dall’ambizione?
 E non vedi che questa è un’illusione!
 LISETTA
 Olà, come parlate?
 FLAMMINIA
1105Si fan delle risate
 a causa della tua sciocca credenza.
 LISETTA
 Cos’è questa insolenza?
 Lo so che per invidia voi parlate.
 Io son la principessa e voi crepate.
 FLAMMINIA
1110Tu sei pazza.
 LISETTA
                           Tacete.
 FLAMMINIA
 Lo vedrai...
 LISETTA
                        Non v’ascolto.
 FLAMMINIA
 È Mosca il gran signor.
 LISETTA
                                            No, non è vero.
 FLAMMINIA
 Il lunatico soglio
 terminerà in fischiate.
 LISETTA
1115Io son la principessa e voi crepate.
 FLAMMINIA
 
    Ritorna sì ritorna
 al primo tuo sentiero.
 Togli dal cor l’impero,
 la cura di regnar.
 
1120   Se la ragion del trono
 son le maggior tue pene,
 abbandonar conviene
 né devi sospirar.