Il mondo della luna, Firenze, Giovannelli, 1751

 SCENA VIII
 
 ECCLITTICO e LISETTA condotta da due con gli occhi bendati
 
 LISETTA
 Dove mi conducete?
745Siete sbirri, sicari o ladri siete?
 ECCLITTICO
 Levatele la benda,
 or che la fortunata
 a questo nostro mondo è già arrivata.
 LISETTA
 Oimè, respiro un poco.
 ECCLITTICO
750Bella ragazza, io gioco
 che dove adesso siete
 voi non v’immaginate.
 LISETTA
                                            E che volete,
 caro signor Ecclittico, ch’io sappia?
 Sopra una sedia m’ero addormentata
755allor che son venuti
 questi non so se sieno uomini o bruti.
 M’hanno bendati gli occhi,
 m’hanno condotta via
 e adesso non so dir dove mi sia.
 ECCLITTICO
760Lisetta, avete avuta la fortuna
 d’esser passata al mondo della luna.
 LISETTA
 Ah ah mi fate ridere;
 non sono una bambina
 da credere a sì fatte scioccherie.
 ECCLITTICO
765Delle parole mie
 voi la prova vedrete
 quando sposa sarete
 del nostro gran signore
 che pel vostro bel viso arde d’amore.
 LISETTA
770La favola va in lungo.
 Il padron dov’è?
 ECCLITTICO
                                 Morto si finse
 ma nel mondo lunare egli è passato
 e anch’io dopo di lui son arrivato.
 LISETTA
 Caro signor lunatico,
775non mi fate adirar. Per qual cagione,
 ditemi, uscir di casa mi faceste?
 ECCLITTICO
 Di casa uscir credeste
 ma dal balcon passata
 foste qui da una nuvola portata.
 LISETTA
780Orsù tali pazzie soffrir non voglio,
 vuo’ saper dove tende quest’imbroglio.
 ECCLITTICO
 Ecco il vostro padrone,
 domandatelo a lui che lo saprà,
 io vado a ritrovar sua maestà. (Parte)