Il mondo della luna, Parma, Monti, [1750]

 SCENA VIII
 
 ECCLITICO e LISETTA condotta da due con gli occhi bendati
 
 LISETTA
 Dove mi conducete?
 Siete sbirri, sicari o ladri siete?
 ECCLITICO
745Levategli la benda,
 or che la fortunata
 a questo nostro mondo è già arrivata.
 LISETTA
 Oimè, respiro un poco.
 ECCLITICO
 Bella ragazza, io gioco
750che dove adesso siete
 voi non v’immaginate.
 LISETTA
                                            E che volete,
 caro signor Ecclitico, ch’io sappia?
 Sopra una sedia m’ero addormentata
 allor che son venuti
755questi non so se sieno uomini o bruti.
 M’hanno bendati gli occhi,
 m’hanno condotta via
 e adesso non so dir dove mi sia.
 ECCLITICO
 Lisetta, avete avuta la fortuna
760d’esser passata al mondo della luna.
 LISETTA
 Ah ah mi fate ridere;
 non sono una bambina
 da credere a sì fatte scioccherie.
 ECCLITICO
 Delle parole mie
765voi la prova vedrete
 quando sposa sarete
 del nostro imperatore
 che pel vostro bel viso arde d’amore.
 LISETTA
 La favola va in lungo.
770Il padrone dov’è?
 ECCLITICO
                                   Morto si finse
 ma nel mondo lunare egli è passato
 e anch’io dopo di lui son arrivato.
 LISETTA
 Caro signor lunatico,
 non mi fate adirar. Per qual cagione,
775ditemi, uscir di casa mi faceste?
 ECCLITICO
 Di casa uscir credeste
 ma dal balcon passata
 foste qui da una nuvola portata.
 LISETTA
 Orsù tali pazzie soffrir non voglio,
780vuo’ saper dove tende quest’imbroglio.
 ECCLITICO
 Ecco il vostro padrone,
 domandatelo a lui che lo saprà,
 io vado a ritrovar sua maestà. (Parte)