La generosità politica, Venezia, Rossetti, 1736

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 ROSMIRI e sudetti
 
 Rosmiri
200Oronte, e perché mai
 s’io non sono la rea, penare io deggio?
 Pisistrato è il tiranno,
 ei solo è il traditore,
 seco ho il sangue commun ma non il core.
 Pericle
205Torna lieta Rosmiri, il tuo germano
 traditore non è,
 io lo conosco, io stesso
 difenderollo ancor.
 Rosmiri
                                     Sian grazie ai numi.
 Dunque Oronte mia vita,
210non ti sarò più odiosa.
 Oronte
                                           Anzi giammai
 con maggiore costanza io non t’odiai.
 Rosmiri
 Per qual cagion?
 Oronte
                                 Dirla non deggio.
 Rosmiri
                                                                   Ingrato.
 Così disprezzi chi fedel t’adora!
 Oronte
 Della tua fedeltà nulla mi cale.
 Rosmiri
215Per te piango crudel, per te mi struggo.
 Guardami almen.
 Oronte
                                    Per non guardarti io fuggo. (Parte)