Il negligente, Porto, 1762 (Il trascurato)

 SCENA X
 
 FILIBERTO da una parte, PORPORINA dall’altra osservano in disparte
 
 AURELIA
 Non importa, vien qua.
 Fra noi s’ha d’aggiustare.
 FILIBERTO
825(Obbliggato!) (Da sé)
 PASQUINO
                             Sì sì, vada in malora
 lui, la sua casa e Porporina ancora.
 PORPORINA
 (Bravissimo). (Da sé)
 AURELIA
                              È noioso
 il signor Filiberto agl’ochi miei.
 PASQUINO
 Dir non posso di cuor: «Mira colei».
 AURELIA
830Tu sì sei graziosetto.
 PASQUINO
 Sì, quelo è un bel visetto. (Ad Aurelia)
 AURELIA
 Se parlassi di cor...
 PASQUINO
                                     Se vi degnaste...
 AURELIA
 Sarei per te.
 PASQUINO
                          Vostro sarei, m’impegno.
 FILIBERTO
 (Femmina scellerata!) (Da sé)
 PORPORINA
                                             (Oh core, indegno!) (Da sé)
 AURELIA
 
835   Allegri e contenti
 s’amiam di buon core.
 Più dolce è l’amore
 novello nel sen.
 
 PORPORINA, FILIBERTO A DUE
 
    Che voglia mi vien
840d’andarli a scanar.
 
 AURELIA
 
    E vada il padrone...
 
 PASQUINO
 
 E vada la serva...
 
 A DUE
 
 A farsi squartar.
 
 FILIBERTO
 
    Indegna. (Ad Aurelia)
 
 PORPORINA
 
                        Briccone. (A Pasquino)
 
 A DUE
 
845Si tratta così?
 
 AURELIA, PASQUINO A DUE
 
    (Non v’è più rimedio,
 già tutto sentì).
 
 PORPORINA
 
    Con voi, sfacciatella, (Ad Aurelia)
 mi voglio sfogar.
 
 AURELIA
 
850   Con te, birboncella, (A Porporina)
 non voglio gridar.
 
 FILIBERTO, PASQUINO A DUE
 
    Fermate, tacete,
 non state a strillar.
 
 FILIBERTO
 
    Indegno, briccone, (A Pasquino)
855vi vuo’ bastonar.
 
 PASQUINO
 
    Non curo il padrone, (A Filiberto)
 mi vuo’ vendicar.
 
 AURELIA, PORPORINA A DUE
 
    Fermate, tacete,
 non state a strillar.
 
 A QUATTRO
 
860   Che rabbia mi sento!
 Che fiero tormento!
 L’affanno, lo sdegno
 vuol farmi creppar.
 
 Fine dell’atto secondo