Il negligente, Porto, 1762 (Il trascurato)

 SCENA V
 
 PORPORINA e PASQUINO
 
 PASQUINO
 Per questa volta è andata bene.
 PORPORINA
                                                           In grazia
 del mio giudizio.
 PASQUINO
                                  Sì, gioia mia bella,
630tu sei una ragazza
 che può star, per dottrina, in paragone
 d’Ovidio, Quinto Curzio e Cicerone.
 PORPORINA
 Tuto ho fatto per te.
 Peraltro in vita mia,
635io non so d’aver detta una bugia.
 PASQUINO
 Dunque mi porti amore?
 PORPORINA
 Ti amo con tutto il cuore.
 PASQUINO
 Dunque tu mia sarai.
 PORPORINA
 Sì, Pasquin, sarò tua, se mi vorrai.
 PASQUINO
640Se ti vorrò? Cospetto!
 Non bramo altri che te.
 Per quel tuo bel visino,
 lascierei la minestra, il pane e il vino.
 PORPORINA
 Ma quando mi darai...
 PASQUINO
                                            Cosa?
 PORPORINA
                                                          La mano.
 PASQUINO
645Eccola, se la voi.
 PORPORINA
 La prenderei ma poi...
 PASQUINO
 Ma poi di che hai paura?
 PORPORINA
 Che tu mi dica il ver non son sicura.
 PASQUINO
 Vuoi che ti mostri il cor? Dammi un cortelo;
650voglio spaccarmi il petto,
 voglio mostrarti il cor.
 PORPORINA
                                           No povereto;
 lo so che mi vuoi bene;
 ma un po’ di gelosia mi dà martello.
 PASQUINO
 Maledetta disgrazia è l’esser bello.
 PORPORINA
655Quei cari e begli occhietti
 saranno tutti miei?
 PASQUINO
                                      Sì.
 PORPORINA
                                              Non m’inganni,
 posso prestarti fé?
 PASQUINO
                                     Sì.
 PORPORINA
                                             Tu mio sposo
 esser dunque vorrai?
 PASQUINO
                                          Sì, bel visetto.
 PORPORINA
 Oh che bella fortuna! Oh che diletto.
 
660   Se mai perdete
 l’idol che amate,
 non lo chiedete,
 non lo cercate;
 ritornerà,
 
665   forse men tardi
 che non credete,
 se voi fingete,
 si pentirà.