Il negligente, Porto, 1762 (Il trascurato)

 SCENA II
 
 FILIBERTO in disparte e detti
 
 CORNELIO
 Oh che cosa gustosa (Si tengono sempre per mano)
 aver sì bella sposa!
 AURELIA
 Oh che felice sorte
475aver sì buon consorte!
 CORNELIO
 Marito fortunato!
 AURELIA
 Quando, quando verrà quel dì beato?
 FILIBERTO
 Bravi. Buon pro vi faccia.
 CORNELIO
                                                 (Oh maledetto!)
 AURELIA
 Vi giuro e vi prometto, (A Filiberto)
480caro il mio ben, che sempre parlerei
 del nostro matrimonio
 e ne chiamo Cornelio in testimonio.
 CORNELIO
 (Oh brava!) Sì, davvero
 ella vi vuol gran bene.
 FILIBERTO
                                           Mi vuol gran bene?
485Parmi ch’ella dicesse:
 «Oh che felice sorte
 aver sì buon consorte!» (Accennando Cornelio)
 AURELIA
 M’intendevo di voi.
 FILIBERTO
 E voi diceste poi: (A Cornelio)
490«Marito fortunato!»
 E lei: «Quando verrà quel dì beato?»
 CORNELIO
 Marito fortunato
 Filiberto chiamai.
 AURELIA
 Ed io di Filiberto sol parlai.
 FILIBERTO
495E parlando di me
 si tenevan le man sì bene unite?
 Buona gente, che dite?
 CORNELIO
 Io lo facea... senza pensare a niente.
 AURELIA
 Era una cerimonia indifferente.
 FILIBERTO
500Che cerimonia? Andate via di qua.
 AURELIA
 Oimè mi discaciate?
 Più ben non mi volete?
 FILIBERTO
 Una mendace siete.
 CORNELIO
 Credetemi signor...
 FILIBERTO
                                      Non mi parlate.
 AURELIA
505Se voi m’abbandonate,
 morirò disperata.
 FILIBERTO
                                   Vostro danno.
 AURELIA
 Ahi che dolor, che affanno!
 Chi mi porge ristoro?
 Filiberto crudele, io manco, io muoro. (Finge svenire sopra una sedia)
 CORNELIO
510Povera sventurata,
 per voi quasi è spirata.
 FILIBERTO
 Poverina, davvero?
 Ha il naso freddo.
 CORNELIO
                                    Aiutatela almeno.
 Un qualche spirto vi vorrebbe al naso.
 FILIBERTO
515Acqua della regina. O che gran caso! (Parte)
 AURELIA
 È andato? (S’alza)
 CORNELIO
                       È andato a prendere
 l’acqua della regina.
 AURELIA
                                       Oh che bel pazzo;
 per far lieto il cor mio,
 vi vuol altro che odori!
 CORNELIO
                                            Il so ancor io.
520Eccolo che ritorna.
 AURELIA
                                     Alla lezione. (Torna in atto di svenuta)
 CORNELIO
 (Chi alla femina crede è un gran minchione).
 FILIBERTO
 Eccomi, come va? (Con boccietta)
 CORNELIO
 Misera! Fa pietà.
 FILIBERTO
 Adesso, adesso. (La bagna)
 CORNELIO
                                Dubito sia morta.
 FILIBERTO
525E pur non è venuta niente smorta.
 Zitto, zitto, rinviene.
 AURELIA
 Ah traditor! (A Filiberto)
 FILIBERTO
                          Mio bene,
 son qui tutto per voi.
 AURELIA
 Mi crederete poi?
 FILIBERTO
530Sì sì, vi crederò.
 AURELIA
 Se voi non mi credete, io morirò.
 
    Agitata in tanti affanni
 non ho pace e non la spero,
 soto il ciel funesto e nero
535son vicina a naufragar;
 
    senza guida e senza stella
 manca oh dio la mia costanza,
 m’abandona la mia speranza
 e comincio a delirar.