Il negligente, Porto, 1762 (Il trascurato)

 SCENA PRIMA
 
 Camera come prima.
 
 AURELIA e CORNELIO
 
 AURELIA
 Anderà ben, benissimo.
 Con quattro paroline io l’ho incantato,
 è di me innamorato,
 la dote mi farà.
 CORNELIO
                               Come facesti
435a tirarlo in la rete?
 AURELIA
                                     Io, tu lo sai,
 ho un certo che nel volto,
 ho un certo che nel tratto,
 misto così tra il furbo e il semplicioto,
 che ogniuno che mi parla resta cotto.
 CORNELIO
440Ma vorrei che allorquando
 moglie mia tu sarai,
 niun altro s’accendesse al tuo bel foco.
 AURELIA
 Se geloso sarai, goderai poco.
 CORNELIO
 Basta, ne parleremo. Ma io penso,
445se il signor Filiberto
 vi ha promesso la dote,
 sarà sì generoso
 sol coll’idea di divenir tuo sposo.
 AURELIA
 Così sarà ma io
450so fare il fatto mio.
 Della sua negligenza
 profittarmi saprò.
 Forse gli rapirò,
 col pretesto di far la soscrizione
455al contratto nuzial, la donazione.
 CORNELIO
 Oh gran donna! Oh gran donna io col tuo esempio
 propor vuo’ a Filiberto
 l’aggiustamento della lite. A lui
 chiederò la sua firma,
460per chiudere il contrato,
 e quand’egli mi creda il colpo è fatto.
 AURELIA
 Con ragion ci ha congiunti
 amor sagace e scaltro,
 nati siam veramente uno per l’altro.
 CORNELIO
465Ah ch’io non vedo l’ora,
 cara, che tu fia mia.
 AURELIA
 Tua sarò ma non voglio gelosia.
 CORNELIO
 Dammi la bella man. Lascia che almeno
 io me la stringa al seno.
 AURELIA
470Sì, caro, ecco la man; se tu la vuoi,
 del mio core e di me dispor tu puoi.