Il negligente, Porto, 1762 (Il trascurato)

 SCENA V
 
 PORPORINA, poi DORINDO
 
 PORPORINA
160Io mi vuo’ maritar. Pasquino, è vero,
 è un poco semplicioto; ma talvolta
 un mezzo scimunito
 suol esser per la donna un buon marito.
 DORINDO
 Quella giovine bella.
 PORPORINA
                                        Oh mio padrone,
165chi dimanda?
 DORINDO
                             Sonno in casa venuto,
 l’ardir mio condonate.
 PORPORINA
 Ditemi, che volete e chi cercate?
 DORINDO
 Prendete.
 PORPORINA
 Grazie, grazie. Voi siete (Prende la borsa)
170veramente garbato.
 DORINDO
 D’un core innamorato
 movetevi a pietà.
 PORPORINA
 Sentite; andate là,
 Lisaura è in quella stanza;
175il padre è negligente
 e alla figlia non pensa niente, niente.
 DORINDO
 Dunque vado.
 PORPORINA
                             Sì andate.
 Sì onesto siete voi, gentil così,
 che son pronta per voi la notte e il dì.
 
180   Non posso soffrire
 vedervi languire;
 ho un cor troppo tenero,
 vi voglio aiutar.
 
    (Perché non è avaro,
185non prezza il danaro,
 lo vuo’ consolar).
 Ho un cor tropo tenero,
 vi voglio aiutar.