Il negligente, Brunswick, 1760

 SCENA II
 
 LISAURA, poi AURELIA
 
 LISAURA
 Amor non dà mai pace,
 quand’un’alma dovrebbe esser contenta,
895timore e gelosia l’alma tormenta.
 AURELIA
 O signora Lisaura, le son serva.
 Ella è sempre più bella e più vezzosa,
 quando mai si fa sposa?
 LISAURA
 Ch’io sia sposa o fanciulla,
900quest’è un affar che a voi non preme nulla.
 AURELIA
 Anzi mi preme assai;
 anzi sempre bramai
 che il ciel secondo e amico
 fosse al suo cor. (Non me n’importa un fico).
 LISAURA
905Ed io bramai di core,
 per non dirvi bugia,
 che voi di questa casa andaste via.
 AURELIA
 Grazie alla sua bontà. V’andrò ma forse
 bramerà il mio ritorno
910e si ricorderà d’Aurelia un giorno.
 LISAURA
 È difficil di molto.
 AURELIA
                                    Oh già si sa
 che una dama di rango non si degna
 rammentarsi di me vile ed abbietta.
 LISAURA
 Siete, Aurelia mia cara, una fraschetta.
 
915   Basta così, t’intendo,
 già ti spiegasti appieno
 e mi diresti meno
 se mi dicessi più.
 
    Meglio è parlar tacendo,
920dir molto in pochi detti
 de’ violenti affetti
 è solita virtù. (Parte)