Il negligente, Brunswick, 1760

 SCENA VIII
 
 LISAURA sola
 
 LISAURA
 Giusti dei, v’è nel mondo
 cotanta iniquità? V’è su la terra
 chi temerario ardisce
780rapir l’altrui con esecrando eccesso?
 E lo soffrono i numi? E stride invano
 il folgore di Giove?
 Dove si cela, dove
 l’empio che il genitor tradire aspira?
785Seco voglio sfogar lo sdegno e l’ira.
 Ma no, femmina imbelle
 che dir, che far potrei?
 Crudelissimi dei,
 perché non mi è concesso
790potermi cimentar col viril sesso?
 Farei veder ben io
 che ancor nel petto mio si cela un core
 di coraggio ripieno e di valore.
 
    Contro il destin che freme
795di sue procelle armato
 combatteremo insieme,
 sarò tutta valor.
 
    Fuggir le tue ritorte,
 che giova alla mia fede,
800se non le avessi al piede
 le sentirei nel cor. (Parte)