Il negligente, San Pietroburgo, stamperia del corpo dei Cadetti, 1758

 SCENA VI
 
 PASQUINO vestito alla reale finge esser divenuto pazzo, poi PORPORINA
 
 PASQUINO
 Un disperato amor a che riduce!
 Par che solievo sia
 il fingere pazzia
950ma poco giova al cor, se la sua bella
 infida si mantiene... (Vedendo venir Porporina)
 Eccola che sen viene.
 Carichiamoci in volto e alla natura
 unisca quel che può la mia figura.
 PORPORINA
955(Al certo non m’inganno, egl’è Pasquino! (Mirandolo con stupore)
 Ridotto ha il poverino
 l’eccessivo d’amor foco geloso
 all’estrema pazzia).
 PASQUINO
 Chi sei nero serpente,
960o diavolo vestito,
 ch’ardisci profanar con finte spoglie
 dell’umana ragion gl’antri e le soglie?
 PORPORINA
 (Povero mio Pasquin pazzo è davvero).
 PASQUINO
 Rispondi o su quel grugno
965unito al scettro mio t’appoggio un pugno. (In atto di dargli una bastonata col scetro)
 PORPORINA
 Cos’hai Pasquino mio?
 PASQUINO
 Né Pasquino qui c’è né il sior Marforio.
 Dimmi chi sei, che vuoi?
 PORPORINA
 La Porporina tua, non mi conosci?
 PASQUINO
970La porpora che splende al trono mio
 non è del tuo color finto e leggero.
 PORPORINA
 Ma donde viene mai
 che il tuo ben non ravvisi?
 Ah me infelice ho perduto Pasquino,
975chi mi consolerà, son disperata. (Piange)
 PASQUINO
 (Chi sa se davver piange!
 Han le lacrime ognor pronte le donne).
 (Con stromenti) Giove regolator di pianti e risa,
 s’avvien che mai divvisa
980per mia fatalità vada dal trono
 la porpora che in dono
 tua benefica man mi diè in governo,
 si scateni l’inferno
 e furie e spetri e quanto v’è d’orrore
985manda pur contro me (uh che timore). (Piano da sé guardando Porporina che piange e trema)
 PORPORINA
 Mi par già di veder diavoli e mostri.
 PASQUINO
 Dell’infocato stuol l’armata errante
 non spaventa un guerrier che per suo cibo
 li fulmini divora e li serpenti;
990già stridono li denti,
 tu la prima sarai (Prende Porporina per mano con furia)
 che porga al mio furor l’esca dovuta.
 Ti conosco alla ciera,
 tu la perfida sei donna Megera.
 PORPORINA
995Ah per pietà Pasquin torna in te stesso,
 la tua fedel, un dì la tanto cara
 tua Porporina sono,
 quella che del tuo cor il prim’affetto
 sincera ti donò, quella che sempre
1000giurò d’amarti e ognor fida t’adora.
 PASQUINO
 Pazzo non sono più, se m’ami ancora.
 Infida ti credei,
 fra le pazzie cercai prove sicure
 per levarmi dal cor tutto il funesto
1005che suggerisce amor e gelosia.
 Tutto finsi mio ben. Dimmi, sei mia?
 PORPORINA
 E ancor me lo dimandi?
 PASQUINO
 Bella cosa peraltro
 lasciar per un amante il suo marito!
 PORPORINA
1010Veramente polito!
 Trovarsi un’amorosa
 e abbandonar così la propria sposa!
 PASQUINO
 L’ho fatto per vendetta.
 PORPORINA
 Ed io per far servizio alla padrona.
 PASQUINO
1015Porporina scherzai, credilo a me.
 PORPORINA
 Giuro ch’io non amai altri che te.
 PASQUINO
 Dunque tu mi vuoi ben?
 PORPORINA
                                                Purtroppo ingrato.
 PASQUINO
 Ed io son di te sola innamorato.
 PORPORINA
 Peraltro ti ho sentito...
 PASQUINO
1020Ti ho veduta fra tanto...
 PORPORINA
 Mi hai fatto sospirare.
 PASQUINO
                                           Ho tanto pianto!
 PORPORINA
 Bricon, così tradirmi?
 PASQUINO
 Via, facciamo la pace.
 PORPORINA
                                          Signor no.
 PASQUINO
 Signora sì, signora sì.
 PORPORINA
1025Come la vogliam far?
 PASQUINO
                                          Facciam così. (S’abbracciano)
 
    Vita mia, mio bel tesoro,
 per te smanio, per te moro.
 
 PORPORINA
 
 Idol mio, mio dolce amore,
 per te in sen mi brucia il core.
 
 PASQUINO
 
1030Fammi un vezzo.
 
 PORPORINA
 
                                  Io non so.
 Fallo tu.
 
 PASQUINO
 
                  T’insegnerò.
 
    Cara, cara.
 
 PORPORINA
 
                          Bello, bello.
 
 A DUE
 
 Ahi che amor con un martello
 mi fracassa in petto il cor.
 
 PORPORINA
 
1035   Deh, non darmi gelosia.
 
 PASQUINO
 
 Pace è fatta e pace sia.
 
 A DUE
 
 Ho provata la gran pena!
 Ho provato il gran dolor.