Il negligente, San Pietroburgo, stamperia del corpo dei Cadetti, 1758

 SCENA VI
 
 PASQUINO e DORINDO, il quale vorebbe trattener PORPORINA che parte
 
 DORINDO
 Ehi, Porporina, udite...
 PASQUINO
 Signor cosa comanda
 da Porporina.
 DORINDO
                            Che vuoi tu sapere?
610Va’ via, brutto villano.
 PASQUINO
 Cos’è questo villano?
 Cos’è questo va’ via?
 Cosa pretende lei?
 DORINDO
                                     Quel che mi pare. (Vuol seguir Porporina)
 PASQUINO
 Con grazia, padron mio; (Lo trattiene)
615lo vo’ sapere anch’io.
 DORINDO
 Tu non devi saper quello che passa
 fra Porporina e me. (Non vo’ ch’ei sappia
 che qui Lisaura aspetto).
 PASQUINO
 Porporina dev’esser moglie mia.
620Mi meraviglio di vussignoria.
 DORINDO
 (Mi voglio divertir con questo sciocco).
 Porporina tua sposa?
 Credemi, l’hai sbagliata.
 È la mia innamorata.
 PASQUINO
                                          Come! Oh diavolo!
625Non può star, non sarà, nol posso credere,
 mi vuol ben, me l’ha detto e l’ha giurato.
 DORINDO
 Di te gioco si prende ed ha scherzato.
 PASQUINO
 Ah bugiarda! Ah maliarda;
 adesso, adesso intendo
630perché quando le ho detto
 di far il matrimonio di nascosto
 la furba m’ha risposto:
 «Così non è permesso».
 Femmine, traditore, ingrato sesso.
 
635   Dunque è vostra innamorata. (A Dorindo)
 (Maledetta, disgraziata,
 crepa, schiatta, va’ in malora,
 aver ben non posso un’ora).
 Dunque è ver che vi vuol bene?