Il negligente, San Pietroburgo, stamperia del corpo dei Cadetti, 1758

 SCENA II
 
 FILIBERTO in disparte e detti
 
 CORNELIO
380Oh che cosa gustosa (Si tengono sempre per la mano)
 aver sì bella sposa!
 AURELIA
 Oh che felice sorte
 aver sì buon consorte!
 CORNELIO
 Marito fortunato!
 AURELIA
385Quando, quando verrà quel dì beato!
 FILIBERTO
 Bravi. Buon pro vi faccia.
 CORNELIO
                                                 (Oh maledetto!)
 AURELIA
 Vi giuro e vi prometto, (A Filiberto)
 caro il mio ben, che sempre parlerei
 del nostro matrimonio
390e ne chiamo Cornelio in testimonio.
 CORNELIO
 (Oh brava!) Sì, davvero,
 ella vi vuol gran ben.
 FILIBERTO
                                         Mi vuol gran bene.
 Parmi ch’ella dicesse:
 «Oh che filice sorte
395aver sì buon consorte!» (Accenando Cornelio)
 AURELIA
 M’intendevo di voi.
 FILIBERTO
 E voi diceste poi: (A Cornelio)
 «Marito fortunato!»
 E lei: «Quando verrà quel dì beato!»
 CORNELIO
400Marito fortunato
 Filiberto chiamai.
 AURELIA
 Ed io di Filiberto sol parlai.
 FILIBERTO
 E parlando di me
 si tenevan le man sì bene unite?
405Buona gente, che dite?
 CORNELIO
 Io lo facea senza pensare a niente.
 AURELIA
 Era una ceremonia indifferente.
 FILIBERTO
 Che ceremonia? Andate via di qua.
 AURELIA
 Oimè mi discacciate?
410Più ben non mi volete?
 FILIBERTO
 Una mendace siete.
 CORNELIO
 Credetemi signor...
 FILIBERTO
                                      Vostro danno.
 AURELIA
 Ahi che dolor! Che affanno!
 Chi mi porge ristoro?
415Filiberto crudele, io manco, io moro. (Finge svenire sopra una sedia)
 CORNELIO
 Povera sventurata,
 per voi quasi è spirata.
 FILIBERTO
 Poverina, davvero!
 Ha il naso freddo freddo.
420Mi muove a compassione.
 CORNELIO
 Aiutatela almeno.
 Un qualche spirto vi vorrebbe al naso.
 FILIBERTO
 Acqua della regina. Oh che gran caso! (Parte)
 AURELIA
 È andato? (S’alza)
 CORNELIO
                       È andato a prendere
425l’acqua della regina.
 AURELIA
                                       Oh che bel pazzo!
 Per far lieto il cor mio,
 vi vuol altro che odori!
 CORNELIO
                                            Il so ancor io,
 eccolo che ritorna.
 AURELIA
                                    Alla lezione. (Torna in atto di svenuta)
 CORNELIO
 (Chi alla femmina crede è un gran minchione).
 FILIBERTO
430Eccomi, come va? (Con boccietta)
 CORNELIO
 Misera! Fa pietà.
 FILIBERTO
 Adesso, adesso. (La bagna)
 CORNELIO
                                Dubito sia morta.
 FILIBERTO
 E pur non è venuta niente smorta.
 Zitto, zitto, rinviene.
 AURELIA
435Ah traditor! (A Filiberto)
 FILIBERTO
                          Mio bene
 son qui tutto per voi.
 AURELIA
 Mi crederete poi?
 FILIBERTO
 Sì sì, vi crederò.
 AURELIA
 Se voi non mi credete io morirò.
 
440   Crudelaccio, crudelaccio
 io vi voglio tanto bene,
 per voi vivo sempre in pene.
 E voi siete senza amor.
 
    Io son tutta tutta vostra,
445questa mano è tutta mia,
 io la baccio benché sia
 la cagion del mio dolor.
 
    Imparate o donne care,
 che vi pare? Non fo bene?
450Or si ride ed or si sviene,
 un la mano e l’altro il cor.