Il negligente, San Pietroburgo, stamperia del corpo dei Cadetti, 1758

 SCENA XI
 
 PORPORINA e detti
 
 PORPORINA
315Signor.
 FILIBERTO
                 Il tavolino
 porta e lo scrigno. Aiutale Pasquino.
 PORPORINA
 Subito. (Pesa poco, è ormai finito).
 PASQUINO
 (Volea darmi le chiavi e si è pentito).
 PORPORINA
 (Chi non si fida merta esser gabato).
 PASQUINO
320(Di trapolarlo il modo ho già pensato).
 PORPORINA
 Ecco lo scrigno.
 FILIBERTO
                               Tieni, aprilo tosto.
 PORPORINA
 L’ho aperto.
 FILIBERTO
                         Brava.
 PORPORINA
                                        Altro da noi non comanda!
 FILIBERTO
 Andate pur; da me mi divertisco.
 PORPORINA
 Serva, signor padron. (Parte)
 PASQUINO
                                           La riverisco. (Parte)
 FILIBERTO
 
325   Scrigno caro, bello,
 te ne vai così pian piano
 ed ormai non ve n’è più.
 
 PORPORINA
 
    Ehi signor, siete chiamato.
 
 FILIBERTO
 
 Chi mi vuole?
 
 PORPORINA
 
                             Il palazzista.
 
 FILIBERTO
 
330Oh che vita amara e trista.
 Vada via; ritornerà.
 
 PASQUINO
 
    Ehi signor siete cercato.
 
 FILIBERTO
 
 Chi mi brama?
 
 PASQUINO
 
                               È un cavaliere.
 
 FILIBERTO
 
 Vada via, ritornerà.
 
 PORPORINA, PASQUINO A DUE
 
335(Ed ancor non se ne va?)
 
 FILIBERTO
 
    Scrigno caro, bello bello,
 te ne vai così pian piano.
 Ed ormai non ve n’è più.
 
 PORPORINA, PASQUINO A DUE
 
    Sì signor, glielo diremo. (Verso la scena)
 
 FILIBERTO
 
340Con chi dite?
 
 PASQUINO, PORPORINA A DUE
 
                            Una parola,
 una cosa sola sola
 vi vuol dire e se ne va.
 
 FILIBERTO
 
 Oh che pena.
 
 A DUE
 
                           (Se ne va). (Fra loro)
 
 FILIBERTO
 
 Oh che rabbia!
 
 A DUE
 
                               (Se ne va). (Come sopra)
 
 PORPORINA, PASQUINO A DUE
 
345   Se n’è andato, se n’è andato.
 E lo scrigno è spalancato. (Rubano due borse)
 Prendi, prendi, piglia, piglia.
 Presto, presto, ch’egli è qua.
 
 FILIBERTO
 
    Cosa fate?
 
 A DUE
 
                         Niente niente. (Nascondano le borse ed egli se n’accorge)
 
 FILIBERTO
 
350Cos’è questo?
 
 A DUE
 
                            Nulla, nulla.
 
 FILIBERTO
 
 Vo’ vedere.
 
 PORPORINA (Vol nascondere sotto il grembiale)
 
                        A una fanciulla?
 
 FILIBERTO
 
 Vo’ toccare. (In tasca)
 
 PASQUINO
 
                         Ad un zitello?
 
 FILIBERTO
 
 Birboncello l’ho trovato. (Trova la borsa)
 Disgraziata m’hai rubato. (Fa lo stesso)
355Presto andate via di qua.
 
 PORPORINA
 
    Io non sono.
 
 PASQUINO
 
                             È stata lei.
 
 FILIBERTO
 
 Sei bugiardo, ardita sei.
 
 PORPORINA, PASQUINO A DUE
 
 Perdonate per pietà.
 
 FILIBERTO
 
 Presto andate via di qua.
 
 Fine dell’atto primo