L’Arcadia in Brenta, Bonn, Stamparia delle Loterie, 1771

 SCENA IV
 
 ROSANNA e GIACINTO
 
 ROSANNA
 Bei caratteri al certo.
 GIACINTO
                                         Anzi bellissimi.
800Io che stolto non son scelta ho per ninfa
 donna di senno e di beltà.
 ROSANNA
                                                  Di grazia,
 non seguite anche voi quel vil costume
 di adular per piacere.
 GIACINTO
                                          Ah nol temete,
 io vi stimo assai più che nol credete.
 ROSANNA
805Per ora godo l’onore
 che siate mio pastore
 ma terminata poi l’Arcadia nostra,
 pastorella non son, non son più vostra.
 GIACINTO
 Chi sa, se non sdegnate
810di chi v’adora il core,
 io per sempre sarò vostro pastore.
 ROSANNA
 Felicissima Arcadia allor direi,
 se tutti i giorni miei
 quieti passar potesi al colle, al prato,
815col mio pastor, col mio Giacinto allato.
 
 Aria
 
    Si di questa alma i voti
 ascolta il dio d’amor,
 sarà lieto il mio cor,
 sarò felice.
 
820   Per or di più non dico.
 Ma forse un dì verrà
 che il labbro dir potrà
 quel ch’or non lice. (Parte)