L’Arcadia in Brenta, Venezia, Savioli, 1770

 SCENA IV
 
 FORESTO e detti
 
 FORESTO
 Signor Fabrizio.
 FABRIZIO
                                 Ebben, che c’è di nuovo?
 FORESTO
 È un’ora che vi cerco e non vi trovo.
1165Dove diavolo è
 il rosolio, il caffè?
 Giacinto ne vorria, Rosanna il chiede
 e un cane che lo porti non si vede.
 FABRIZIO
 Oh canchero, mi spiace! Presto presto.
1170Pancrazio, dove sei? (Viene il servo)
 Apri l’orecchio bene.
 Servi questi signor come conviene.
 
    A Lauretta la sua cioccolata,
 a madama un tazzin di ristoro,
1175il rosolio a quegli altri e il caffè.
 Poi farai una torta sfogliata.
 (Zitto... ascolta). Farai un pasticcio.
 (Zitto, dico. Non dir non ve n’è.
 
    Già lo so tutto quel che vuol dire.
1180Non v’è robba, non v’è più denaro.
 Non importa, sta’ cheto, l’ho caro.
 Tai pensieri non toccan a te). (Parte col servo)