Monsieur Petiton, Venezia, Valvasense, [1736]

Vignetta Frontespizio
 Camera con letto disfatto, tavolino e sedie. GRAZIOSA in veste da camera e scuffia da notte. PETRONIO in colar, monsù PETTITON alla francese; poi LINDORA in veste e cendal alla veniziana
 
 monsieur Petiton
 Madam, monsieur, je prego,
 perdonate a mué man presontion.
 Graziosa
 Lei è sempre padron. Sol mi dispiace
 che m’ha trovata in abito indecente.
 monsieur Petiton
5Sans façon, sans façon in tutte mode
 voi certo state buono.
 Petronio
 Aha, crep dalla sonn,
 sto monsù maladett
 m’ha fatt innanzi dì levar dal lett.
 Graziosa
10Lustrissimo monsiù, che la s’accomodi,
 su via signor Petronio
 portategli una sedia.
 Petronio
                                        Eh non è tempo
 de tante cerimonie,
 sto signor ha da far i so interessi
15e nol vul la mattina
 perder con vu, signora simunzina.
 monsieur Petiton
 Che dice ce monsieur?
 Graziosa
                                            Eh lei perdoni;
 cotesto scimunito
 per mia somma disgrazia è mio marito.
 monsieur Petiton
20Votre marito? Oh mio patrono e amico,
 je son votre très humble servitor,
 monsieur, votre vallé de tou mon cour.
 Petronio
 E mi a la reveriss.
 No so complimentar, vagh alla bona,
25se no ghe digh de più la me perdona.
 monsieur Petiton
 Madam quanto je godo
 di questa vostra bella compania.
 Graziosa
 Signor Petronio, via
 portategli una sedia.
 Petronio
                                        A gh’ vui portar
30un corno ch’al sbudella,
 adess adess a ghe farò el sportella.
 Graziosa
 Si vede ben che siete
 un omo grossolan senza creanza.
 monsieur Petiton
 Nanì, nanì madam, che diable fatte?
35Io, io la prandré. (Portano una sedia per uno e siedono)
 Graziosa
                                   Oh non s’incomodi,
 che io voglio servirla.
 Petronio
 Giust ancor quest ghe vorria da nov,
 se i crepa a no me mov.
 monsieur Petiton
 Voi state bien galant man car madama.
 Petronio
40Oh adess mo a stagh fresch.
 Cossa hoia mo da far? S’a resto qua
 la mi buttega in precipizio va;
 e s’a li lass qua soli
 el complimento pol andar più innanzi.
 monsieur Petiton
45Madama, si vou plé
 noi jocherone un poco.
 Graziosa
 Quel che comanda lei. Signor Petronio
 date un mazzo di carte.
 Petronio
 Le cart a le ho schiancà.
50Che in casa mi no vui de ste ctà.
 Graziosa
 Come sarebbe a dire?
 Abbiate più giudizio
 se veder no volete un precipizio.
 
    Se creanza non avete
55insegnarvela saprò.
 Star soggetta? Oh questo no.
 
    La saria bella
 ch’io non potessi
 quando volessi
60giocar e cantar,
 saltar e ballar.
 
    E far sempre a modo mio!
 Io v’ho preso non so come
 che di me non eri degno,
65vi consiglio aver ingegno
 altrimenti... so ben io.
 
 Petronio
 A tas perché l’è qui quel forastir
 ma po da sol a solo
 resposta a ve darò siora muir.
 monsieur Petiton
70Nanì, nanì madam non date in colra,
 io già ne tengo un mazzio.
 Petronio
 Oh l’ha le cart adoss!
 Custù l’è un barador senz’alcun dubbi.
 monsieur Petiton
 A che vollé joché?
 Graziosa
75A quel che lei comanda.
 monsieur Petiton
 Nou jocheron all’hombre, vollé vou?
 Graziosa
 La servo a tutti i giuochi.
 monsieur Petiton
                                                E bien monsieur
 vollé vou far el terzio? (A Petronio)
 Petronio
 Signor, la me perdona, in sto paies
80el marì no tin terz alla muier;
 se in Francia i fa cussì, mi la consei
 in Francia de tornar par el so mei.
 monsieur Petiton
 Che mi ha dite monsieur? Je non antende. (A Graziosa)
 Graziosa
 (Che asino). Diceva
85ch’egli non sa giocar.
 monsieur Petiton
 E bien che lassie star.
 Madame, si vou plé,
 jocheron a pichetto.
 Graziosa
 Sì sì come lei vol.
 Petronio
                                   (Sia maledetto!)
 Graziosa
90Le carte farò io; monsù doné.
 monsieur Petiton
 Non pa, non pa madam, c’et à mué.
 Graziosa
 E di quanto comandela giocar?
 monsieur Petiton
 Voi siete la metres, voi comandate.
 Graziosa
 Mi perdoni monsù, so el dover mio;
95in casa mia so che non tocca a io.
 monsieur Petiton
 Oh grande politesse! Si commande
 joeron une pistolle per partite.
 Graziosa
 Che cosa? Una pistolla? Eh lei mi burla.
 monsieur Petiton
 Une pistolle, un luì d’or, coman
100s’appell’an Italì? Un dupple d’or.
 Graziosa
 Adesso adesso intendo,
 lei vuol dir una doppia per partita.
 monsieur Petiton
 Uì uì madam.
 Graziosa
                             Sarà servita.
 Petronio
 Oh che diavol sarà! Graziosa oimè.
 Graziosa
105Tacete, voglio far quel che mi piace.
 Il marito prudente osserva e tace.
 Petronio
 Oh povero Petroni!
 Coss’hoia fatt a tor sta donna in cà?
 In manc de quater mes
110la me manda in aruina. Un gran torment
 l’è la muir cativa; e no gh’è al mond
 anemal più crudel, bestia più fiera.
 Senti quel sior che me respond: «L’è vera».
 Graziosa
 Cinquantaun del punto,
115una quinta maggior con quatro re.
 monsieur Petiton
 E bien madama vou j’avé gagné.
 Prané la dupple.
 Graziosa
                                 Oibò mi maraviglio,
 un’altra volta, poi faremo pace.
 Petronio
 Tola, tola, non far la scamoffiosa.
 monsieur Petiton
120Allon madam prané.
 Je suì cavalier; il fo paié.
 Graziosa
 Quando lei vuol così dunque la prendo.
 Petronio
 Fin che la va cusì non la va mal.
 monsieur Petiton
 L’arsan à mon pais
125alegraman se dona; oh gran Paris.
 
    Chi no voué Paris
 ne voué rien ou munde.
 
    À Paris toutt’è bon, toutt’è garman,
 les dammes, les amant ah,
130les abit alla mode ah,
 les queffes, le perucche, le mantò ah,
 la musich, la dans,
 l’arsan an abbondans,
 l’air, anfen la terre e l’onde ah.
 
135   Chi no voué Paris
 no voué rien ou monde.
 
 Graziosa
 Bravo, bravo, bravissimo
 lei canta meglio d’una serenata.
 monsieur Petiton
 Madama vollé vou ch’andiamo a spasso?
 Petronio
140Oh questa me despiass.
 Graziosa
 Mi rincresce ch’io son così spogliata
 e che la testa ancor non ho conciata.
 monsieur Petiton
 Io, io v’abilieré, io, io la tête
 conciarò ancor.
 Graziosa
                               Petronio
145portate da conciar.
 Petronio
 Coss’hui mo da portar?
 Graziosa
 L’oglio, i pettini, il specchio,
 la polvere di Cipro e la mantecca,
 la scatola dei nei, quella dei fiori,
150il fiocco, il cortelin con il buffetto,
 l’acqua nanfa, le agucchie e il mio rossetto.
 Petronio
 Signora a vui portarv
 giust al ziradonarv.
 monsieur Petiton
 Madam, attandé vou.
155Io, io v’approntré la tabelette,
 quest’è de mon peì la vera usanzia.
 Graziosa
 Sia benedetto pur l’uso di Francia. (Intanto che Petronio canta l’aria monsieur Petiton tira fuori di scarsela tutto il bisogno per la tavoletta)
 Petronio
 
    Ho una rabbia con colù
 ch’a nol poss più soportar.
160Uì madama, uì monsù,
 la volleni mai spichiar.
 
 monsieur Petiton
 E che dice votr’om così infierato?
 Graziosa
 Compatitelo pur, ch’egl’è insensato.
 monsieur Petiton
 Voi state bella assai ma bella molto.
 Graziosa
165Oh monsù Petiton lei mi confonde.
 monsieur Petiton
 Se permeté mué
 le votre belle man je baseré. (Gli baccia la mano)
 Petronio
 Oh questo mo l’è troppo
 car signor Petiton...
 monsieur Petiton
170Je vou domand perdon,
 vou l’usanzia françé no savé pa,
 a le madam nou fon tousour com sa. (Viene Lindora)
 Lindora
 Oe monsù Petiton despetitao
 xe questa la maniera
175de trattar so muggier?
 Petronio
                                            Che imbroi è quest?
 monsieur Petiton
 Oh diable, ch’es che ssa.
 Graziosa
 Monsiù, chi è questa pazza
 che con tanta baldanza
 è entrata in casa mia senza creanza.
 monsieur Petiton
180Pa rien, pa rien madam...
 Lindora
                                                 Son so muggier.
 Xe quattr’anni fenii che l’ho sposà
 e adesso sto baron m’ha abbandonà.
 Petronio
 A l’ho ditt ch’alla cira
 qualche poc de bon al me pareva.
 Lindora
185Con vu siora petegola
 voi far le mie vendette,
 con vu, con vu che con sta bella rasa
 savé tirarve i forestieri in casa.
 Graziosa
 Parla meglio, se no...
 Lindora
190Cossa vorressi dir.
 Petronio
                                     In casa mia?
 Lindora
 Sì giusto in casa vostra,
 no me la fé saltar che squasi squasi...
 Via caveve de qua sior papa e tasi.
 
    Vardé che bell’omo, (A Petronio)
195vardé che sioretta. (A Graziosa)
 Oh che razza maledetta, (A monsieur Petiton)
 far l’amor col forestier, (A Graziosa)
 tegnir terzo alla muggier. (A Petronio)
 
    E ti furbazzo (A monsieur Petiton)
200con tanto strappazzo
 lassarme! Impiantarme!
 Via furbazzi caveve de qua.
 
    Dixé patrona,
 cusì se tratta! (A Graziosa)
205Dixé sior matto,
 cusì se fa! (A monsieur Petiton)
 
    Za tutti d’accordo
 me la pagherà.
 
 Petronio
 Signora, avì rason, però ve zur
210che de quel che disì mi son a scur.
 Sto sior infranzesà
 è vignù a desturbarm,
 a pregh al cil d’ za che l’è frances
 ch’al crepa con el mal del so paies.
 Lindora
215E vu cossa diseu?
 Graziosa
                                   Dico ch’io sono
 gentildonna onorata e in casa mia
 puol venir chi si sia,
 io non chiamo nessun, nessun ricuso;
 della moda civil già questo è l’uso.
 monsieur Petiton
220Dice beno madama.
 Petronio
                                        Anzi malissimo.
 Lindora
 Andemo via de qua, ch’el sior clarissimo
 za xe stuffo de vu.
 monsieur Petiton
 Vu me trompé; et il pa vré monsieur?
 Petronio
 Orsù patron la vada via de qua
225che col so chiachiarar la m’ha stuffà.
 Lindora
 Voleu fenirla e vegnir via, dixé?
 Graziosa
 Monsiù vostra servan. (A monsieur Petiton)
 monsieur Petiton
                                            Votre vallé. (A Graziosa)
 Petronio
 Eh finila l’istoria.
 Lindora
 Vegnì via se volé.
 Graziosa
230Monsiù vostra servan. (A monsieur Petiton)
 monsieur Petiton
                                            Votre vallé. (A Graziosa)
 Petronio, Lindora a due
 
    Che pacienza me tocca portar,
 oh che bile me tocca provar,
 prego al ciel de durarla cusì.
 
 Graziosa
 
    Monsù s’areccordi
235lasciarsi servir.
 
 monsieur Petiton
 
    Madam quanto prima
 je torneré inci.
 
 Petronio, Lindora
 
    Signor no signor no.
 
 Graziosa, monsieur Petiton
 
 Signorsì signorsì.
 
 Lindora
 
240   Se ti torni più in sta casa
 voi mazzarte, sbudelarte. (A monsieur Petiton)
 
 monsieur Petiton
 
 Madam de bon cour. (A Graziosa)
 
 Petronio
 
    Se ti parli più con lu
 voi coparte, voi squartarte. (A Graziosa)
 
 Graziosa
 
245Obligata dell’onor. (A monsieur Petiton)
 
 Lindora
 
    No ti me ascolti!
 
 monsieur Petiton
 
 Dit a mué?
 
 Petronio
 
 No ti te volti!
 
 Graziosa
 
 Che cosa c’è?
 
 Lindora
 
250   Se più ti ghe parli,
 se più ti la vardi
 voi farte cusì.
 
 monsieur Petiton
 
 Nanì madam nanì.
 
 Petronio
 
    Se più ti l’ascolti,
255se più ti ’l ricevi
 cospetto de mi.
 
 Graziosa
 
 La voglio così.
 
 Petronio
 
    Strega.
 
 monsieur Petiton
 
                    Gnoca.
 
 Lindora
 
                                   Birba.
 
 Graziosa
 
                                                 Stolto.
 
 Lindora
 
 Ti me stuffi.
 
 Graziosa
 
                          Non t’ascolto.
 
 a quattro
 
260La voglio
                    cussì.
 La voggio
 
 Fine della prima parte