L’Arcadia in Brenta, Amburgo, Spieringk, 1755

 SCENA III
 
 Il CONTE e detti
 
 CONTE
 Nostro eroe, nostro nume, (A Fabrizio)
 giacché nel principato
 anco per questo dì fui confermato,
 impongo che si faccia
1145una solenne strepitosa caccia.
 I cacciator son lesti,
 sono i cani ammaniti, altro non manca
 che il generoso core
 d’ospite così degno
1150supplisca dal suo canto al grande impegno.
 FABRIZIO
 Come sarebbe a dir?
 CONTE
                                         Poco e polito.
 Un sferico pasticcio,
 due volatili alessi,
 un quadrupede arrosto,
1155torta, latte, insalata e pochi frutti
 e poi il di lei bel cor contenta tutti.
 FABRIZIO
 Ah non vuol altro? Sì, sarà servito.
 Stamane il desinar sarà compito.