Cesare in Egitto, Venezia, Rossetti, 1735

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VII
 
 TOLOMEO, ACHILLA
 
 Tolomeo
 E pure è vero, Achilla,
 la morte di Pompeo
 Cesare muove ad insidiarmi il trono;
 quest’è il suo sdegno e reo di questo io sono.
 Achilla
225Non t’avvilir perciò, armi ed amici
 ed animo guerriero a noi non manca,
 si dissimuli intanto
 finché tutto al nostr’uopo oggi s’appresti;
 poi si combatta e cada
230il fato di Pompeo sulla sua testa.
 Tolomeo
 L’impresa a te cometto
 e facile la spero,
 chiuso tra queste mura
 resister non potrà; da noi trafitto,
235fia che debba l’eccidio
 di due tiranni suoi Roma all’Egitto.
 Achilla
 Sulla mia fé riposa, oggi vedrai
 il nemico perir fra sue vittorie;
 s’attenda al varco; per trionfar sicuro
240lice talor l’inganno,
 è talvolta virtù l’esser tiranno. (Parte)