Aristide, Venezia, Valvasense, 1735

Vignetta Frontespizio
 SONETTO
 
    Linco non ti stupir, se a te mio drama
 dedico e non a qualche alto soggetto,
 amo più tosto il tuo leale affetto
 che nudrire nel seno avida brama.
 
    Tu il sai per prova, ed io lo so per fama,
 ch’oggi ai grandi un poeta è poco accetto;
 ei consuma sui fogli il suo intelletto
 e spera invan mercede e invano esclama.
 
    Erano, or più non son quei mecenati
 ch’oro davan per carmi, onde nel mondo
 chiara spandean la loro fama i vati.
 
    Nella capanna mia vivo giocondo,
 canto sol per diletto e degl’ingrati
 all’aspetto deforme io mi nascondo.