Griselda, Venezia, Rossetti, 1735

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA III
 
 ROBERTO solo
 
 Roberto
 E nel cuor di Costanza
 così l’antica fiamma, il forte laccio
 languì, s’infranse? Al fasto
390cedé l’amor? Spergiura...
 Ma di che mi querelo?
 Di che mi dolgo? Ella è reggina e sposa.
 Non si pianga il suo grado.
 Nell’amor di Costanza
395sia conforto o mercede
 la gloria dell’amar senza speranza.
 
    Dal tribunal d’amore
 il misero mio core
 giustizia non desia
400ma sol pietade.
 
    Di tal felicità
 privar quella beltà
 farà empietade.