La favola de’ tre gobbi, Parma, Stamperia Reale, 1773 (I tre gobbi innamorati)

 SCENA VII
 
 PARPAGNACCO e detti
 
 PARPAGNACCO
 
    Padron riverito. (Inchinandosi a Bellavita)
 
 BELLAVITA
 
 Son servo obbligato. (Inchinandosi a Parpagnacco)
 
 VEZZOSA
 
 Che gran civiltà! (All’uno e all’altro)
 
 PARPAGNACCO
 
    È tutto compito. (A Vezzosa a parte)
 
 VEZZOSA
 
330Sorella gli sono, (A Parpagnacco)
 spiacermi non sa.
 
 BELLAVITA
 
    È assai ben creato. (A Vezzosa a parte)
 
 VEZZOSA
 
 Sorella gli sono, (A Bellavita)
 spiacermi non sa.
 
 PARPAGNACCO, BELLAVITA A DUE
 
335   (Fratello più buono (Ciascuno da sé)
 di lui non si dà).
 
 VEZZOSA
 
    Perfino ch’ei parta,
 celatevi là. (A Parpagnacco a parte)
 
 PARPAGNACCO
 
 È troppa bontà.
 
 VEZZOSA
 
340   Andate in disparte, (A Bellavita a parte)
 che poi partirà.
 
 BELLAVITA
 
 È troppa bontà.
 
 PARPAGNACCO, BELLAVITA A DUE
 
    Gli son servidore; (L’uno all’altro)
 comandi, signore,
345ma con libertà. (Si ritirano)