La favola de’ tre gobbi, Parma, Stamperia Reale, 1773 (I tre gobbi innamorati)

 SCENA V
 
 La CAMERIERA e detti
 
 CAMERIERA
 (Il conte Bellavita è giunto adesso (A Vezzosa a parte)
 e chiede al par degli altri a voi l’ingresso).
 VEZZOSA
 (Oh questa è bella affé! (Alla cameriera a parte)
 Se vien quest’altro ancor, saranno in tre).
 CAMERIERA
175Eh non vi sgomentite.
 Di ben disimpegnarvi
 capacissima siete. Il dar pastura
 a simili merlotti
 poco al vostro talento
180costar dovria, se fosser anche cento.
 
    Ah quegli occhi ladroncelli,
 ah purtroppo sono quelli...
 Non mi fate, no, parlar.
 
    Quel visetto graziosetto,
185quel labbretto sdegnosetto
 so ben io quel che può far.
 
    Come alocchi questi sciocchi,
 fra la speme ed il timore,
 se il vorrete, a tutte l’ore
190li vedrete delirar. (Parte)