La favola de’ tre gobbi, Gotha, Reiher, [1767] (Li tre gobbi o sia Gli amori di madama Vezzosa)

 MACACCO
350Co... co... co... cosa fate?
 PARPAGNACCO
 Lasciatelo ammazzar.
 IL CONTE
                                          Non mi tenete.
 MACACCO
 Ama... ma... ma... ma... ma... ma...
 ma... mazzatevi pur quanto volete.
 PARPAGNACCO
 Ma tu pur sei rivale.
 IL CONTE
355Tu pur Vezzosa adori.
 IL CONTE, PARPAGNACCO
 Voglio cavarti il cor; cedila o mori.
 MACACCO
 No no no, ca... ca... ca... cari fratelli!
 Ve la ce... ce... ce... cedo;
 non voglio andar per quelle luci belle
360a farmi bu... bu... bu... bucar la pelle.
 IL CONTE
 Eh! Tiratev’in qua, (A Maccaco)
 ditem’in confidenza,
 siete voi di Vezzosa innamorato?
 MACACCO
 So... sono e non so... sono;
365ma io son buo... buono;
 non ho ge... gelosia
 e ho gusto d’ama... mare in compagnia.
 PARPAGNACCO
 Eh ehm, signor barone,
 una parola in grazia.
 MACACCO
                                        Ve... ve... vegno.
 PARPAGNACCO
370Amate veramente
 voi pure la Vezzosa?
 MACACCO
 Vi dirò una co... cosa,
 l’amo anch’i... ch’i... ch’i... ch’io
 ma di voi non pre... prendo soggezzione,
375io sono un buon co... co... co... compagnone.
 IL CONTE
 Venite qua, sentite, (A Maccaco)
 di voi poco m’importa.
 Mi basta che colui vada in malora.
 MACACCO
 Lascia... scia... scia... sciate
380fa... fa... fa... fare a me.
 PARPAGNACCO
                                            Caro Macacco,
 non ho finito ancor.
 MACACCO
                                       La la va lunga.
 PARPAGNACCO
 Io di voi son contento,
 non vorrei che colui venisse qui.
 MACACCO
 Sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì.
 IL CONTE
385Un poco di creanza, padron mio! (A Parpagnacco)
 Voglio parlar anch’io.
 PARPAGNACCO
 Quest’azione non è da cavaliero.
 MACACCO
 Mi mi mi son venuti
 in cu... cu... cu... cu... cupola da vero.
 
 Aria
 
 IL CONTE
 
390   Vi prego di core (A Macacco)
 di farmi un favore.
 Parlate a madama,
 pregate per me.
 
    E bene! Che c’è? (A Parpagnacco che ascolta)
395Che bella creanza!
 Sentite, direte
 ch’io l’amo e l’adoro,
 ch’ell’è il mio tesoro,
 che andarle vorrei
400a far riverenza,
 ma che impertinenza! (A Parpagnacco)
 Tiratev’in là,
 m’avete capito? (A Macacco)
 V’aspetto poi qua.
 
405   Potete anche dirle
 la gran differenza
 che passa e che v’è
 fra quello e fra me.
 Io son tutto grazia;
410di lui malagrazia
 maggior non si dà,
 un po’ di creanza, (A Parpagnacco)
 tiratev’in là.
 
 MACACCO
 Su... subito va... vado.
 PARPAGNACCO
415Sentite ancora me.
 MACACCO
                                     Non po... po... posso.
 PARPAGNACCO
 Un galantuom s’ascolta.
 MACACCO
 Pa... pa... pa... parlarete un’altra volta.
 PARPAGNACCO
 Una sola parola e poi andate.
 MACACCO
 V’ho inte... te... te... te... teso.
420Se... senza che che che che che parlate.
 
 Aria
 
    V’ho ca... ca... ca... capito, (A Parpagnacco)
 pa... pa... pa... parlerò.
 Voi sarete se... servito. (Al conte)
 Il mezzan vi fa... farò;
 
425   son di buon co... co... co... core,
 l’acciallin vi ba... ba... ba... ba...
 ba... ba... ba... ba... batterò. (Parte)