La favola de’ tre gobbi, Bonn, Rommerskirchen, 1764 (Madama Vezzosa)

 PARTE PRIMA
 
 Camera.
 
 VEZZOSA
 
    Sì, lo so, non replicare;
 tutti muoiono per me.
 Poverini! Sai perché?
 
    Perch’io sono la Vezzosa,
5tutta grazia e spiritosa,
 che? Tu ridi? Ignorantaccio!
 Ah! Che? Chiedi a tutta la città
 se dich’io la verità.
 
 Per tutte le botteghe
10so che di me si parla,
 per le vie, per le piazze e per le case.
 In ogn’angulo alfin della città
 non si fa che parlar di mia beltà.
 Io però non son pazza,
15non cerco cicisbei belli e graziosi
 ma ricchi, di buon core e generosi,
 so che la gioventù passa e non dura,
 onde chi non procura
 per tempo stabilir la sua fortuna
20arriva la vecchiezza
 ed allora può dirli: «Addio bellezza».
 Come? Chi è? Il marchese Parpagnacco?
 Venga, venga, è padrone.
 Costui fa il signorone,
25bench’é nato villano; ma non importa,
 in oggi chi ha denaro in quantità
 porta nel suo taschin la nobiltà.