Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 FINALE SECONDO
 
 Dopo le parole di Pancrazio:
 «Che si legga il testamento
 e poi dopo parlerò»
 
 Carolina
 
    Non conviciis, in iudiciis
 disputandum, dimicandum,
 a ratione pendet gloria,
 pendet causa et victoria.
 
 Pancrazio
 
2005   Questo pure anch’io lo so
 e a suo tempo parlerò.
 
 Lindoro, Sandrina a due
 
    Un tal astio, un tal ardire
 concepire oh dio non so. (Fra loro)
 
 Carolina
 
    No Lindoro, mio tesoro
2010non temer; ti salverò. (Da sé)
 
 Cardano, Perillo a due
 
    Arte, ingegno in sua difesa
 adoprare adesso io vuo’.
 
 coro di legisti
 
    Parla chiaro il testamento,
 ben si vede che l’erede
2015non ha molto da sperar. (Le carte prendono fuoco nelle mani de’ legisti, quali si spaventano e le gettano a terra)
 
    Fuoco, fuoco, cos’è questo?
 
 Pancrazio
 
 Questo è un segno manifesto
 dello sdegno, dell’orror
 dell’offeso testator.
 
 Cardano, Perillo a due
 
2020   Or è tempo di partire,
 torneremo ad impedire
 che si possa giudicar. (Partono)
 
 tutti
 
    Oh che fumo scellerato,
 che ha prodotto, che ha lasciato,
2025oh che fogli indemoniati!
 Fur di zolfo polverati.
 Oh che pessimo fetor!
 
 Perillo (Torna da servitore di Pancrazio)
 
    Che caso orribile
 oh dio! che pena.
2030Le gambe tremano
 e posso appena
 reggermi in piè.
 
 Pancrazio
 
    Che cosa avvenne?
 Parla, cos’è.
 
 Cardano (Da servitore come Perillo)
 
2035   Che precipizio!
 Signor padrone...
 La voce mancami...
 Che confusione...
 Non so parlar.
 
 Pancrazio
 
2040   Via presto spiegati,
 non ti confondere.
 
 Perillo
 
 Le fiamme stridono
 giù nelle camere.
 
 Cardano
 
 La casa in cenere
2045presto cadrà.
 
 Perillo
 
    Venga al riparo.
 
 Cardano
 
 Venga al soccorso.
 
 Pancrazio
 
 Presto aiutatemi
 per carità.
 
 Cardano, Perillo a due
 
2050   Il vecchio stolido
 rider mi fa.
 
 tutti
 
    Mi rende estatico
 tal novità.
 
 Pancrazio
 
    Meco venite
2055quanti mai siete;
 ma no, potete (Ai legisti)
 voi qui restar.
 
    Corro coi servi
 e torno subito.
2060Il noto articolo
 vuo’ dicifrar.
 
 coro di legisti
 
    Noi restar qui non vogliamo,
 dell’incendio paventiamo;
 la session per ora è sciolta;
2065torneremo un’altra volta,
 torneremo un altro dì.
 
 Pancrazio
 
 Ascoltate.
 
 legisti
 
                     Non vogliamo.
 
 Pancrazio
 
 Ma restate.
 
 legisti
 
                        Non possiamo,
 torneremo un’altra volta,
2070torneremo un altro dì. (I legisti partono confusamente seguitati da Pancrazio e Giannina che cercano di arrestarli)
 
 Perillo
 
    Mira Lindoro,
 Perillo io sono.
 
 Cardano
 
 Mia Carolina
 non t’abbandono.
 
 Lindoro
 
2075Tu sei Perillo. (A Perillo)
 
 Carolina
 
 Tu il padre mio. (A Cardano)
 
 Perillo, Cardano a due
 
 Ah sì son io
 di quest’incendio
 il solo autor.
 
2080   Ma non temete,
 che questo foco
 dell’arte nostra
 è puro gioco
 per liberarvi
2085dal rio tutor. (Partono)
 
 Lindoro
 
    Ah mio ben, mio bel tesoro
 dal piacer mancar mi sento.
 
 Carolina
 
 Ah Lindoro in tal momento
 tutto gioia è questo cor.
 
 a due
 
2090   Io mi scordo ogni rigore
 del destin a me nemico,
 se d’un padre e d’un amico
 s’interessa a mio favore
 il consiglio e la pietà.
 
 Pancrazio (Ritorna affannato con Perillo, Cardano e Sandrina)
 
2095   Tutto consumano
 le fiamme orribili,
 sospesi immobili
 i servi restano;
 ahi sorte barbara
2100son rovinato.
 Non ho consiglio,
 son disperato.
 
 Carolina, Lindoro, Perillo, Cardano a quattro
 
    Delira e spasima
 il vecchio sordido;
2105quelle sue smanie
 già lo riducono
 a vaneggiar.
 
 Cardano, Pancrazio, Giannina a tre
 
    Un orror gelido
 mi scuote ed agita
2110e in mezzo ai palpiti
 che l’alma opprimono
 non so che far.
 
 Pancrazio
 
    Vieni Sandrina.
 
 Sandrina
 
 Io tremo tutta
2115da capo a piè.
 
 Pancrazio
 
    Corri Giannina.
 
 Giannina
 
 Giannina sola
 pazza non è.
 
 Pancrazio
 
    Voi sulla strada (A Perillo e a Cardano)
2120chiamate gente
 e immantinente
 tornate qua.
 
 Cardano, Perillo a due
 
    Corro di volo
 per obbedirla,
2125di ben servirla
 si cercherà. (Con ironia)
 
 Pancrazio
 
    Sono prontissimi
 i servi miei,
 che a tempo fossero
2130io bramerei.
 Ma quale strepito!
 Le fiamme crescono,
 al mio periglio
 scampo non v’è.
 
 coro di gente che arriva con Cardano e Perillo
 
2135   Tutto è perduto.
 E in tal disordine
 il nostro aiuto
 giovar non può.
 
 Pancrazio
 
    È decisa la mia sorte.
 
 Sandrina, Giannina a due
 
2140Io già sono in braccio a morte.
 
 Pancrazio
 
 Son stordito, son confuso.
 
 Carolina, Lindoro, Perillo, Cardano a quattro
 
 Il buon vecchio fu deluso.
 
 Pancrazio, Sandrina, Giannina a tre
 
 Ah di noi che mai sarà!
 
 Lindoro, Carolina, Perillo, Cardano a quattro
 
 Bella scena in verità.
 
 tutti
 
2145   Che rimbombo, che rumore,
 ah mi trema in seno il core,
 non v’è scampo; io son perduto,
 chi m’aiuta per pietà.
 
    Cresce ognor la confusione,
2150che disordin, che scompiglio!
 Ah si salvi in tal periglio
 chi salvare si potrà.
 
 Fine delle mutazioni dell’atto secondo