Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 ATTO SECONDO, SCENA IV
 
 LINDORO, poi PERILLO
 
 Lindoro
 
    Di quest’antro fra l’orrore
 mi trasporta il mio dolore
 e a cercar di Carolina
 volgo incerto il guardo e ’l piè.
 
1840   Io la chiedo all’aure, all’onde
 e una voce mi risponde:
 «Tu la brami e l’hai vicina,
 Carolina è ognor con te».
 
 Ma qui non veggio alcun che a lei mi guidi;
1845impaziente son io
 di poterla veder. Qui pur dovrebbe
 esser di già tornata. A questo seno
 deh vieni, amato bene,
 del tuo Lindoro a consolar le pene.
1850Ma parmi che s’appressi
 un uom da quella parte.
 Chi mai sarà? Perillo! Ah con qual gioia
 veggiovi, amico, in libertà!
 Perillo
                                                   Che dite
 del bravo granatier?
 Lindoro
                                        Dico che il cielo
1855l’ha mandato, ispirato. Ma vi prego,
 Carolina dov’è? Che fa? Non posso
 viver senza di lei.
 Perillo
                                   La poverina
 si è un poco addormentata.
 Aspettate. Vedrò s’è risvegliata. (Parte)