Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 ATTO SECONDO, SCENA III
 
 PERILLO solo
 
 Perillo
 Se tutte le mie pene,
 se tutti i miei tormenti
1810non fosser che i spaventi
 che vuol farmi costei,
 i miei giorni tranquilli io passerei.
 Ah Perillo infelice!
 Di Sandrina l’amor t’ha rovinato,
1815ridotto in questo stato;
 e vergogna non hai? Non hai rossore?
 Che risolvi? Che fai?... Mi batte il core.
 
    Sento che il cor mi palpita,
 non so che mi risolvere
1820e già la testa debole
 comincia a vacillar.
 
    Anderò di qua lontano
 disperato per amore;
 ma risponde in petto il core:
1825«Ferma, aspetta; non lo far».
 
    Chiamerò Sandrina mia
 ma non m’ode, non risponde.
 Ahi che fiera tirannia!
 Il cervello si confonde
1830e non so cosa pensar.
 
    Care donne perdonate,
 voi ne siete la cagione,
 lo conosco, siete buone,
 siete belle ma ci fate
1835impazzire e delirar. (Parte)