Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 SCENA ULTIMA
 
 LINDORO, GIANNINA, PERILLO ed i suddetti
 
 Pancrazio
                                                 Bravi, bravi, (A quelli che arrivano)
 siete a tempo arrivati.
 Veniste nel momento
1435che si cerca e si spera un scoprimento. (Apre la cassetta, osserva ed esamina)
 Lindoro
 Ah mio ben!
 Perillo
                          Carolina...
 Sandrina
                                               Ah no, non fate...
 Carolina
 Sono a voi. Perdonate. (Ai tre suddetti)
 Signor deh permettete (A Cardano)
 che d’ogni arte mi spogli
1440e vi rimetta in mano
 senza taccia d’ardita il talismano.
 Cardano
 Voi avete ragion... (Prende il talismano)
 Pancrazio
                                     Figlia. (A Sandrina) Nipote. (A Lindoro)
 Figlia mia primogenita. (Abbracciando Carolina)
 Lisaura mia diletta.
1445Ecco qui la cassetta. Qui mirate,
 tutti, tutti osservate
 fogli di mio fratello, fogli miei,
 ritratti cinque o sei,
 ritratti di famiglia,
1450sì che tu sei mia figlia. Questa volta
 è il cielo e la natura
 che mi parlano al cor. Non è impostura.
 
    Se al labbro non credi
 quel pianto tu vedi
1455che spreme dal petto
 l’affetto, il piacer.
 
 tutti fuor Carolina
 
    Quel pianto si vede
 ch’è degno di fede. (A Carolina)
 Giustizia rendete,
1460cedete al dover.
 
 Carolina
 
    Tacete, lasciate
 che parli il mio cor.
 
    Che dice? L’intendo.
 M’arrendo, m’arrendo,
1465parlato ha il mio cor.
 
 tutti
 
    Son due consiglieri
 possenti e sinceri
 natura ed amor.
 
 Perillo
 
    A proposito d’amore,
1470che sperar potrà il mio core
 dal signor governator?
 
 Pancrazio
 
    In un dì sì fortunato
 che il rigore sia scordato
 e trionfi il dio d’amor.
 
 tutti
 
1475   Che lo sdegno, che il rigor
 ceda il loco al dio d’amor.
 
 Giannina
 
    Ed io sola poverina...
 Ma che importa, domattina
 troverò qualche mostaccio...
1480qualche straccio d’amator.
 
 tutti
 
    Che lo sdegno, che il rigor
 ceda il loco al dio d’amor.
 
 Carolina, Lindoro a due
 
    Brillar mi sento
 il cor contento.
1485Alla mia fede
 grata mercede
 promette amor.
 
 tutti
 
    Un cuor piagato,
 d’avverso fato
1490temer non sa,
 quand’è guidato
 dall’onestà.
 
 Fine del dramma