La cameriera spiritosa, Milano, Bianchi, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA XXII
 
 LUCREZIA, poi il CAVALIERE, poi il CONTE, poi PASQUINO, poi BERTOLINA
 
 Lucrezia
1070Chi sa? Di quest’incontro
 profittare potrei. Mi sugerisce
 la mente un bel disegno.
 Voglio tutto tentar; son nell’impegno.
 il Cavaliere
 Vorrei pur per la sposa
1075qualche cosa comprar che le piacesse,
 se trovar si potesse
 un ventaglio di gusto, una cosetta... (Lucrezia si accosta al cavaliere e gli fa un inchino)
 Graziosa mascheretta,
 non vi conosco affé. (Lucrezia fa cenno che conosce lui, poi sospira)
1080Voi conoscete me? Voi sospirate?
 Oh ciel! Voi m’incantate. (Siamo soli).
 Or della sposa mia non ho paura.
 E voglio approfittar dell’avventura. (Guarda d’intorno)
 Lucrezia
 (Se si lascia allettare e se fa il matto,
1085il disegno va bene e il colpo è fatto). (Da sé)
 il Cavaliere
 
    Mascheretta vezzosetta,
 in quegli occhi io vedo amore
 e già sento che nel core
 m’infondete un dolce ardor.
 
 Lucrezia
 
1090   Vi conosco e so chi siete,
 cavalier di cuor gentile
 e del sesso femminile
 generoso adorator.
 
 il Cavaliere
 
    Sì mia cara, io son per voi.
 
 Lucrezia
 
1095Sulla strada non vorrei...
 
 il Cavaliere
 
 Deh seguite i passi miei;
 di servirvi avrò l’onor.
 
 Lucrezia
 
    Ma la sposa!
 
 il Cavaliere
 
                             Lo sapete?
 
 Lucrezia
 
 Sì, so tutto.
 
 il Cavaliere
 
                        Se volete...
1100Non abbiate alcun timor. (Scherza)
 
 Lucrezia
 
 Ah voi siete un traditor. (Si leva la maschera)
 
 il Cavaliere
 
    Cosa vedo! (Resta mortificato)
 
 Lucrezia
 
                           Vi ho scoperto.
 
 il Cavaliere
 
 Per pietà.
 
 Lucrezia
 
                     No no no certo. (Rimproverandolo)
 
 il Cavaliere
 
 Perché sola? Perché esposta?...
 
 Lucrezia
 
1105Sì signor, l’ho fatto apposta,
 per scoprir il vostro cuor.
 
 il Cavaliere
 
    È uno scherzo...
 
 Lucrezia
 
                                   Mi ho chiarita.
 
 il Cavaliere
 
 Non crediate...
 
 Lucrezia
 
                              Ell’è finita.
 Ve lo dico apertamente,
1110lo dirò costantemente.
 Il contratto sia disfatto.
 Ch’io non voglio un mentitor.
 
 il Cavaliere
 
 Ecco il vostro genitor.
 
 Lucrezia
 
 (Oh diavolo! Che imbroglio!)
 
 il Conte
 
1115   Bravo signore!
 Belle cosette,
 le mascherette
 cercando va. (Al cavaliere rimproverandolo)
 
 il Cavaliere
 
    Cosa credete?
1120Cosa pensate? (Al conte)
 
 Lucrezia
 
 (Non mi svelate
 per carità). (Piano al cavaliere)
 
 il Conte
 
    Ma cosa vedo! (Osservando bene Lucrezia)
 Parmi conoscere
1125quel dominò. (Si accosta a Lucrezia)
 
 Lucrezia
 
    (Ah son scoperta). (Da sé)
 
 il Conte
 
 La cosa è certa.
 Sarete voi,
 figlia imprudente? (A Lucrezia)
 
 Lucrezia
 
1130Chiedo perdono. (Inchinandosi al conte come se fosse la figlia)
 
 il Cavaliere
 
 Vedete? Io sono
 colla mia sposa.
 Questa è una cosa
 che si può far. (Al conte per sua difesa)
 
 il Conte
 
1135   Non è sposata,
 non deve andar. (Al cavaliere)
 
 Pasquino
 
    La limonata
 è preparata
 e voi potete
1140se la volete
 venirla a bevere
 quando vi par. (A Lucrezia forte)
 
 il Conte
 
    Cosa c’entrate
 voi con mia figlia? (A Pasquino)
 
 Pasquino
 
1145Figlia? (Al conte)
 
 Lucrezia
 
                 Sì certo.
 Son conosciuta. (A Pasquino)
 
 Pasquino
 
 (Capperi! È astuta,
 l’hanno creduta;
 vo’ secondar). (Da sé)
 
 Bertolina
 
1150   Senta, signor padrone,
 ascolti una parola.
 Colla di lei figliuola
 Leandro se ne sta. (Parla che tutti sentono)
 
 il Conte
 
    Costanza è figlia saggia.
1155E poi la sposerà. (A Bertolina)
 
 Bertolina
 
    Leandro è con Marianna,
 Costanza non lo sa. (Al conte)
 
 il Conte
 
    Va’ via, che tu sei pazza,
 Marianna eccola qua. (A Bertolina accennando Lucrezia)
 
 Bertolina
 
1160   La contessina? (Guardando Lucrezia con meraviglia)
 
 Lucrezia
 
 Sì Bertolina. (Affettando la voce)
 
 Bertolina
 
 Parmi Lucrezia.
 
 Lucrezia
 
 Voi v’ingannate. (A Bertolina)
 Mi ho sulla strada
1165da smascherar? (A tutti)
 
 il Cavaliere
 
    Io l’ho veduta.
 
 il Conte
 
 Io la conosco.
 
 Pasquino
 
 Ed io medesmo
 l’ho accompagnata. (A tutti)
1170(La mascherata
 voglio salvar). (Da sé ridendo)
 
 Bertolina
 
    (Tutti lo dicono,
 così sarà). (Da sé)
 
 Lucrezia
 
 Questa pettegola
1175tremar mi fa. (Da sé)
 
 il Conte
 
    Ma perché in maschera
 in questo loco?
 Ditemi un poco,
 lo vuo’ saper. (A Lucrezia)
 
 il Cavaliere
 
1180   È collo sposo,
 col servitore,
 caro signore,
 si può tacer. (Al conte)
 
 Lucrezia
 
    Chiedo perdono,
1185se ardita sono;
 ma il cavaliere
 ch’è un mentitor,
 che colle femmine
 fa il bello ognor...
 
 il Cavaliere
 
1190   (Confuso io resto).
 
 il Conte
 
 Che imbroglio è questo!
 
 Lucrezia
 
 Più non lo voglio.
 
 il Conte
 
 Che nuovo imbroglio!
 
 Lucrezia
 
    Il contratto sia disfatto,
1195più non voglio il cavalier.
 
 il Conte, il Cavaliere a due
 
    Piano, piano; troppo foco.
 Si può un gioco perdonar.
 
 Lucrezia
 
    Ho veduto ed ho sentito,
 tal marito più non vo’.
 
 Bertolina, Pasquino a due
 
1200Poverino! Si dispera.
 Troppo fiera è la sentenza.
 
 Lucrezia
 
 Io non soffro un’insolenza;
 e giammai lo sposerò.
 
 a quattro
 
    Perdonate.
 
 Lucrezia
 
                          No sicuro.
 
 a due
 
1205È pentito.
 
 Lucrezia
 
                      Non lo curo.
 
 a quattro
 
 Pace, pace.
 
 Lucrezia
 
                       Guerra, guerra.
 
 a quattro
 
 Fra i malanni della terra
 gelosia non è il minor.
 
 Lucrezia
 
 (Voglio ridere di cuor).
1210Guerra, guerra a un traditor.
 
 Fine dell’atto secondo