La cameriera spiritosa, Milano, Bianchi, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA XI
 
 LEANDRO ed il CONTE
 
 Leandro
 (Non ardisco parlar).
 il Conte
                                         Venite meco;
 farem la scritta ed in un tempo stesso
 coi stessi testimoni
 si faranno in un dì due matrimoni.
 Leandro
850(Ma che ho da far?)
 il Conte
                                       Su via
 svegliatevi una volta. Io non comprendo
 questo vostro silenzio.
 Leandro
                                           Perdonate,
 son confuso, signor.
 il Conte
                                       Di che? Di gioia!
 Leandro
 Io medesimo nol so.
 il Conte
                                        Voi fate torto
855all’età giovenil. Negli anni vostri,
 quando io sentiva a ragionar d’amore,
 rideva il labro e mi brillava il cuore.
 
    Una dolce paroletta
 mi faceva il cor brillar.
860Ogni bella vezzosetta
 mi faceva innamorar
 
    ed ancora in questa età
 mi risento alla beltà.
 Ma la guardo di lontano
865e non son così baggiano
 di lasciarmi lusingar.
 
    Che noi vecchi poverini
 solo a forza di quattrini
 ci possiamo far amar
870o piuttosto corbellar. (Parte)