La buona figliuola maritata, Venezia, Zatta, 1789

 SCENA IV
 
 La MARCHESA e SANDRINA
 
 Marchesa
 Senti? Per sua cagione
 m’insulta e mi tormenta;
 se vendetta non fo, non son contenta.
 Sandrina
 Cotesta simoncina
110sa far la gatta morta
 ma è maliziosa e accorta e il mio Mengotto,
 dopo ch’io lo sposai,
 impazzito per essa è più che mai.
 Marchesa
 Crediam sia veramente
115baronessa tedesca?
 Sandrina
                                      Eh, per l’appunto!
 Il padre di costei
 io scommetto un zecchino
 che un barone non è ma un biricchino.
 Marchesa
 Ma il foglio che il germano
120da legger diede al cavaliere in mano?
 Sandrina
 Da ridere mi fate;
 queste son baronate,
 questi li frutti son, signora mia,
 della sua baronia che vale a dire
125l’arte dell’impostura e del mentire.
 
    Non ho tanti crini in capo
 quanti al mondo ne ho veduti
 che credevansi venuti
 dallo stipite d’un re.
130E poi dopo? Che cos’è?
 
    Si è scoperto che il suo merto
 sta nel giuoco di bassetta
 o in qualch’altra faccendetta
 che svelar non tocca a me.
135Sì signora, così è.