La buona figliuola maritata, Bologna, Sassi, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 SANDRINA e PAOLUCCIA, ambe reccando gl’abiti che soleva portare MARIANNA quando passava per giardiniera, e la suddetta
 
 Sandrina
595Umilissima serva. (Con inchini affettati)
 Paoluccia
                                     A lei m’inchino. (Come sopra)
 Marianna
 Non tante affettazioni,
 non tante riverenze,
 a me piace il buon cor, non le apparenze.
 Sandrina
 Faccio l’obbligo mio. (Come sopra)
 Paoluccia
                                         Fo il mio dovere. (Come sopra)
 Marianna
600Eh donne, donne ingrate
 vi conosco, lo so, voi mi burlate.
 Sandrina
 Oh, signora, che dice?
 Vennero la padrona (Inchinandosi come sopra)
 e son qui per servirla.
 Paoluccia
605Pronta son, se comanda, ad obbedirla. (Come sopra)
 Marianna
 Via, sincere parlate,
 che volete da me? Che mi recate?
 Sandrina
 Il mio signor padrone,
 il suo signor consorte
610ci ha detto e comandato
 che alla nostra padrona innanzi sera
 questi abiti portiam da giardiniera.
 Paoluccia
 E ha detto ed ha ordinato
 che da noi sia spogliata e sia servita
615e come un dì solea sia rivestita.
 Marianna
 A me cotal ingiuria?
 A me un simile affronto?
 Paoluccia
 Del voler del patron non rendo conto.
 Sandrina
 Siccome la stagione
620principia a riscaldarsi,
 coll’abito leggier può rinfrescarsi.
 Paoluccia
 E parerà più bella
 col guarnello e il cappel da ortolanella.
 Marianna
 Basta così, ho capito,
625il barbaro marito
 mi vuol mortificata.
 Soddisfarlo saprò. Nelle mie stanze
 quegli abiti portate.
 Sandrina
 Si vuol spogliar?
 Paoluccia
                                 Vuol ch’io la serva?
 Marianna
                                                                      Andate.
 Sandrina
630Subito.
 Paoluccia
                 L’obbedisco.
 Sandrina
 Serva signora mia. (Parte cogl’abiti eccetera)
 Paoluccia
 Riverente m’inchino e vado via.
 
    Questo mondo è pien di scale,
 già lo sa la sua virtù.
635V’è chi scende, v’è chi sale,
 chi va suso e chi va giù.
 
    Ma tutti dicono,
 padrona amabile,
 che chi si rampica
640con passo celere,
 fino alle nuvole
 volendo andar,
 a capitombolo
 giù si precipita,
645si fa deridere,
 si fa burlar. (Parte)