La donna di governo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA VIII
 
 ROSALBA e FULGENZIO
 
 Rosalba
 Il vecchio è infatuato.
 Crede tutto a colei ed io meschina
300scapito in grazia sua; qui non si parla
 di maritarmi ancor, perché lo zio
 non isborsi le dote;
 acciò non mi mariti,
 mi attraversa colei tutti i partiti.
 Fulgenzio
305Permettete Rosalba...
 Rosalba
                                          Cosa fate?
 Presto Fulgenzio, andate.
 Se lo sa Corallina
 tanto più cercherà la mia rovina.
 Fulgenzio
 Qualche cosa ho da dirvi...
 Rosalba
                                                  In questo loco
310verrà colei fra poco. Alle mie stanze
 oggi v’aspetterò; non sarò sola,
 sarò con qualche amica
 o qualche mia parente
 e potrete parlar liberamente.
 Fulgenzio
315Ditemi almeno, o cara,
 se mi amate di cor.
 Rosalba
                                      Non v’è alcun dubbio.
 V’amo e desio il momento
 di godere con voi pace e contento.
 
    Se passo un sol giorno
320lontana da te,
 io vado il mio bene
 cercando dov’è.
 
    Mi sento una smania,
 io provo un tormento
325che ad ogni momento
 mi par di languir.
 
    S’io t’amo di cuor
 lo puoi ben capir. (Parte)