La donna di governo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA III
 
 CORALLINA, RIDOLFO
 
 Corallina
 Dite quel che volete,
 ora che siam fra noi.
 Ridolfo
 Prima quel che vi par ditemi voi.
 Corallina
 Del nostro matrimonio
85si avrebbe da parlar.
 Ridolfo
                                         Parliamo pure.
 Corallina
 Io per la parte mia,
 col padron che mi crede e mi vuol bene,
 vuo facendo la dote a poco a poco.
 E voi è di dovere
90che cerchiate di far qualche mestiere.
 Ridolfo
 Se impiegarmi potessi,
 vivrei più civilmente
 ma il mal si è che non so far niente.
 Corallina
 Non potreste servire?
 Ridolfo
                                          Ho i miei riguardi;
95mi alzo un poco tardi.
 Sentirmi a comandare
 avvezzo non son io
 e mi piace di fare a modo mio.
 Corallina
 Qualche cosa dei far.
 Ridolfo
                                         Per qual ragione?
100Campai senza mestiere infino adesso;
 e ho da temer con una moglie appresso?
 Corallina
 Briccon, che cosa credi?...
 Ridolfo
                                                 Eh via, ho scherzato.
 Parliam d’un’altra cosa.
 Corallina
 Un galantuom voi siete...
 Ridolfo
105Lasciamo andar. Bisogno ho di monete.
 Corallina
 Ma come? Dieci scudi
 l’altro ier non vi ho dati?
 Ridolfo
 E ben, li ho adoperati.
 Corallina
 Cosa ne avete fatto?
 Ridolfo
110Oh questa io non l’intendo,
 che abbia il conto a tener di quel ch’io spendo.
 Li ho spesi e tanto basta.
 Vado di giorno in giorno
 provvedendo la casa. Ho comperato
115sei quadri, un letto, un specchio,
 una caldaia, un secchio,
 comprato ho un finimento
 per ammanire il foco.
 (Guai s’ella sa che gli ho perduti al gioco).
 Corallina
120Sì, Ridolfo carissimo,
 se gl’impiegate bene,
 ve ne darò degl’altri.
 Ma vi prego di far sempre così.
 Ridolfo
 Datemi due zecchini.
 Corallina
                                          Eccoli qui,
125badate ben che il diavolo
 non vi tenti a giocar.
 Ridolfo
                                        Non vi è pericolo,
 ho lasciato per sempre
 faraon, la bassetta e la primiera.
 (Sì, mi voglio rifar di ieri sera).
 Corallina
130Cosa dite fra voi?
 Ridolfo
 Pensava ad un mercante.
 (Voglio metter al fante).
 Corallina
 Guardate nei negozi
 di non restar burlato.
 Ridolfo
135Oh, timore non ho di esser gabbato.
 
    Servir lasciatevi,
 non dubitate,
 non v’è pericolo
 che in pochi giorni
140quel che mi date
 non vi ritorni
 con fedeltà.
 
    Timori a parte,
 mio caro ben.
145(A dadi, a carte
 mi proverò). (Da sé)
 Che alcun mi gabbi?
 Questo poi no.
 (Da me gabbata
150costei sarà). (Da sé e parte)