La donna di governo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA PRIMA
 
 Cantina con varie botti, tavola in mezzo con vivande.
 
 CORALLINA, LINDORA e RIDOLFO, MOSCHINO e TIRITOFOLO sopra una panca. Tutti seduti a tavola che mangiano, bevono e cantano
 
 
 tutti
 
 Bel piacer ch’è l’allegria!
 Bel piacer in compagnia
 star a bere ed a mangiar!
 
 Corallina
 
    Finché dorme il mio padrone,
5voglio far conversazione
 e con voi mi vuo’ spassar.
 
 Ridolfo, Moschino a due
 
    Così vuol lo stil moderno
 e le donne di governo
 quasi tutte lo san far.
 
 Lindora
 
10   E voialtri che mangiate,
 che bevete, che scialate,
 principiate a mormorar.
 
 Ridolfo, Moschino a due
 
    Noi mangiamo allegramente,
 noi beviamo dolcemente
15né ci abbiamo da pensar.
 
 tutti
 
    Bel piacer ch’è l’allegria!
 Bel piacer in compagnia
 star a bere ed a mangiar!
 
 Ridolfo
 Presto dell’altro vino.
 Corallina
                                         Tiritofolo, (Tiritofolo va a forare una botte e porta il vino)
20spinate quella botte.
 Voglio farvi assaggiar del vino asciutto.
 Via Moschino, tagliate quel persciuto.
 Moschino
 Subito, immantinente.
 Corallina
 Bada a non dir niente. (A Moschino)
 Moschino
                                             Oh questa è bella!
25Non siam fra noi d’accordo?
 Non può mai andar male,
 quando si trova dello stesso umore
 la donna di governo e il servitore.
 Ridolfo
 Questo vin non mi piace.
30Se troppo ne bevessi
 non dormirei stanotte.
 Corallina
 Presto andate a spinar quell’altra botte.
 Per il caro Ridolfo
 che cosa non farei?
35Anche il cor ti darei.
 Ridolfo
                                        Sì, poverina,
 so che bene mi vuol la Corallina.
 Lindora
 Sorella.
 Corallina
                 Cosa vuoi?
 Lindora
                                       Di quel presciuto
 ne han mangiato abbastanza quei ghiottoni,
 me lo porterò via, se me lo doni.
 Corallina
40Sì sì, prendilo pur.
 Ridolfo
                                     Vostra sorella
 tutto vorria per lei. (A Corallina)
 Lindora
 Qualche cosa di bello io ti direi. (A Ridolfo e si leva)
 Io sono finalmente
 una povera donna,
45vedova con due figli, e alla mia porta,
 se non ne porto io, nessun ne porta.
 Alfin se Corallina
 aiuta sua sorella,
 fa un’opra di pietà; ma tu, birbone,
50a rubar al padrone
 l’aiuti a più non posso
 e lo peli ben bene infin sull’osso.
 
    Bada ben sorella cara,
 bada ben a quel che fai.
55Il tuo caro, se non sai,
 pien di vizi sempre fu.
 Oh che fiore di virtù!
 
    Ha il giochetto e l’osteria,
 va la notte in compagnia,
60lo screpante lo sa far.
 Cento donne suol amar.
 
    Bada bene, fin che puoi,
 se non vuoi precipitar.