La donna di governo, Roma, Puccinelli, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 ROSALBA, poi MOSCHINO
 
 Rosalba
 Chi sa che Corallina
1205persuaso non abbia il zio sdegnato
 a un sì bel parentato? Ma peraltro,
 io non lo credo ancora
 e di scernere il ver non veggo l’ora.
 Moschino
 M’inchino alla padrona.
 Rosalba
                                              Questo titolo
1210a me non si convien.
 Moschino
                                        Non siete voi
 la nostra padroncina?
 Rosalba
 La padrona di tutto è Corallina.
 Moschino
 Oh sì, la dottoressa
 vuol far da principessa. Se sapeste,
1215non lo posso soffrir...
 Rosalba
                                         Taci, briccone,
 che assassini con essa il tuo padrone.
 Moschino
 Or, tornando al proposito,
 per cui son qua venuto...
 Rosalba
 (Cambia i detti l’astuto).
 Moschino
1220Porto una nuova alla padrona mia
 e la mancia convien ch’ella mi dia.
 Rosalba
 Sì sì, te la darò, che nuova è questa?
 Moschino
 Vostro signore zio
 manda col mezzo mio
1225a dirvi che ad Agapito del Sole...
 Rosalba
 Basta. Puoi risparmiar le tue parole.
 Moschino
 M’ha detto che vi dica...
 Rosalba
                                              Ho già capito.
 Moschino
 Che stassera...
 Rosalba
                             Ho sentito.
 Moschino
 Vi vuol...
 Rosalba
                    Non vo’ sentire.
 Moschino
1230Per carità, lasciatemi finire.
 
    Lo zio Fabrizio
 vuol ch’io vi dica... (Rosalba s’infastidisce)
 Poca fatica
 costa il sentir.
 
1235   Con ser Agapito
 dice che ha fatto... (Rosalba gli volta le spalle)
 certo contratto
 di sposalizio (Rosalba passeggia annoiata e Moschino le va dietro cantando)
 ma con giudizio
1240e che di dote
 dà alla nipote...
 (Possa crepar! (Arrabbiato contro Rosalba)
 Pretenderebbe
 farmi sfiatar?)
 
1245   State a sentire,
 vo’ terminar. (A Rosalba che lo scaccia)
 Uh quella testa
 vorrei spaccar. (Parte)