La donna di governo, Roma, Puccinelli, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 CORALLINA, poi MOSCHINO con un chitarrino sotto
 
 Corallina
670È ver che mia sorella
 un consiglio mi dà che mi par buono,
 secondo il genio mio ma non vorrei
 che il diavolo ci entrasse
 e che il vecchio da lui mi discacciasse.
 Moschino
675Eccomi di ritorno.
 Corallina
                                    E ben trovasti
 Fulgenzio?
 Moschino
                       L’ho trovato.
 Corallina
 Che disse?
 Moschino
                       Di venir mi ha assicurato.
 Creduto ha il poveruomo
 che Rosalba l’inviti. Il tempo e il loco
680si è concertato e vi sarà fra poco.
 Corallina
 Moschin vale un tesoro.
 Moschino
                                              Dite bene
 ma il povero Moschino,
 benché vaglia un tesor, non ha un quattrino.
 Corallina
 Mi dispiace che in tasca
685non ne ho presentemente.
 Moschino
                                                  Non importa,
 bastami che stassera in certo impegno,
 da cui sottrarmi non avrei potuto,
 Corallina, mi diate un po’ d’aiuto.
 Corallina
 Volentier; di’, che vuoi, che ti abbisogna?
 Moschino
690Ve lo direi; ma ho un poco di vergogna.
 Corallina
 Parla con libertà!
 Una man lava l’altra, già si sa.
 Moschino
 S’ha da fare una cena in compagnia.
 Vorrei per parte mia
695un capretto, un pasticcio, quattro libbre
 di vitella mongana, due fiaschetti
 del miglior vin che pel padron serbate
 e vorrei due salviette e due posate.
 Corallina
 Due posate? Perché?
 Moschino
                                         Perché stassera,
700giacché ogniun se la gode e si solazza,
 vo’ condurre ancor io la mia ragazza.
 Corallina
 Ah bricconaccio!
 Moschino
                                 Via, non dite male
 di quei che fan l’amor, che di quest’arte
 ne sapevate anche voi la vostra parte.
 Corallina
705Hai raggione, dobbiamo
 compatirci l’un l’altro.
 Moschino
                                           Avrò il servizio?
 Corallina
 Tutto quello che vuoi ma con giudizio.
 Moschino
 Giudizio; ci s’intende. Oh questa è vaga.
 Noi pensiamo a sposarci e il padron paga.
710Affé, non veggo l’ora
 che venga sera e che il padron sen vada
 sollecito a dormir. Voglio andar subito
 a ritrovar la cara mia gioietta.
 Che bella canzonetta
715che le voglio cantar!
 Corallina
                                       Si può sentire?
 Moschino
 Subito in un momento
 ve la voglio cantar coll’istrumento.
 
    Ciccietta cara, sì, ti voglio bene,
 mi sento per amor divenir pazzo.
720Aspetto l’ora e l’ora mai non viene.
 Deh moviti a pietà del tuo ragazzo.
 
    Oh che solazzo,
 bella ciccietta,
 cara Ninetta,
725goder aspetto!
 Che bel diletto
 prova il mio cor.
 Uh quanto è dolce
 quel caro amor!
 
730   La mia ciccietta a quel balcon non viene
 ed io là dentro col pensier solazzo.
 Ascoltami, mio ben, che per te moro,
 ascoltami, mio ben, ciccietta d’oro.
 
    Oh che ristoro!
735Che godimento!
 Che bel contento
 goder aspetto!
 Che bel diletto
 prova il mio cor!
740Uh quant’è dolce
 quel caro amor. (Parte)