La donna di governo, Roma, Puccinelli, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Strada pubblica.
 
 LINDORA e RIDOLFO
 
 Lindora
 
540   Fermati, dico.
 
 Ridolfo
 
 Lasciami andare.
 
 Lindora
 
 Non mi scappare.
 
 Ridolfo
 
 Che vuoi da me?
 
 Lindora
 
    Dei cento scudi
545la parte mia.
 
 Ridolfo
 
 Lasciami stare,
 per cortesia.
 
 Lindora
 
 Sei un ingrato.
 
 Ridolfo
 
 Son disperato.
 
 Lindora
 
550Che? Li hai giocati?
 
 Ridolfo
 
 Sì, sono andati.
 
 a due
 
 Oh maledetta
 la mia disdetta!
 Mi sento rodere,
555non posso star.
 
 Lindora
 Subito a mia sorella
 lo vado a raccontar.
 Ridolfo
                                      Ah no, fermate;
 non mi precipitate.
 Lindora
                                      Eh, ch’io non voglio,
 per causa di un birbone,
560discapitar nell’interesse mio.
 Sono povera anch’io; se Corallina
 tutto quel che può far lo fa per te,
 da pilucar non resterà per me.
 Ridolfo
 Ma voi siete ancor giovine;
565perché un altro marito
 non procurate aver?
 Lindora
                                        Se avessi il modo,
 certo che lo farei ma senza dote,
 come ho da far?
 Ridolfo
                                Lindora, se volesse,
 troverei la maniera
570di formarvi la dote innanzi sera.
 Lindora
 Come? Come? Da ver?
 Ridolfo
                                             Se vi dà l’animo
 persuader Corallina
 che subito mi sposi e che mi faccia
 padron della sua dote, un regaletto
575di duecento zecchini io vi prometto.
 Lindora
 Di duecento zecchini?
 Ridolfo
                                           E anche di più.
 Lindora
 Eh queste sono ciarle.
 Ridolfo
                                           Vi prometto
 di darvene trecento
 e di farvi son pronto un istrumento.
 Lindora
580Ma sarete poi buono? A mia sorella
 farete buona vita?
 Ridolfo
                                    Sì, buonissima.
 Lindora
 Giocherete voi più?
 Ridolfo
                                       Non giocherò.
 Lindora
 Quand’è dunque così, le parlerrò.
 Ridolfo
 Brava la mia Lindora.
585Ma fate presto, che per dirla, ho fretta.
 Lindora
 Ehi, razza maledetta,
 ricordati che voglio il mio danaro.
 Va’ a trovar il notaro.
 Ridolfo
                                         Vado subito.
 Lindora
 Poi fidati di me.
 Ridolfo
                                 Sì, non ne dubito.
 
590   So che siete una donnetta
 che sa dire e che sa far.
 Oh, cognata benedetta,
 quanto mai vogliam scialar!
 
    Che capponi! Che piccioni!
595Che buon vin s’ha da trincar!
 E quel pazzo sgangherato
 che vuol far l’innamorato
 la merenda ha da pagar.
 
    E fra noi tutti
600con sì bei frutti
 s’ha da godere,
 da tripudiar.
 Oh che diletto
 s’ha da provar! (Parte)