Amore in caricatura, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA XII
 
 Monsieur CÔTERÔTI, il conte POLICASTRO, il marchese CARPOFERO, il cavalier TRITOGANO e le suddette
 
 Conte
 Eccomi.
 Marchese
                  Sono qui.
 Cavaliere
                                      Vengo al cimento.
 Monsieur
 Rispettoso a madama io mi presento.
 Madama
 Garbati cavalieri,
715sentirò volontieri
 chi di voi sa mostrar miglior affetto
 e da me il vincitor sarà l’eletto.
 Marchese
 Eccovi in questo foglio
 una prova d’amor. (Dà una carta a madama)
 Cavaliere
                                      Bella, leggete,
720quant’io v’amo vedrete. (Come sopra)
 Conte
 In questa carta è chiuso
 del mio amor l’argomento. (Come sopra)
 Monsieur
 Ecco un segno d’amor che val per cento. (Come sopra)
 Baronessa
 (Son curiosa davver). (Piano alla contessa)
 contessa Gingè
                                           (Davvero anch’io
725ho egual curiosità). (Alla baronessa)
 Madama
 La giustizia a chi merta or si farà.
 Sentiam di questi fogli il contenuto.
 Marchese
 (Legge il mio per il primo, amore aiuto). (Da sé)
 Madama
 «Io marchese Carpofero
730per prova singolar di vero affetto
 giuro, affermo e prometto
 che madama Cracché bella e vezzosa
 marchesina sarà, sarà mia sposa».
 Baronessa
 Grand’onor!
 contessa Gingè
                          Gran fortuna!
 Madama
                                                      Oh mio signore
735è troppa cortesia.
 Marchese
 Ecco la mano e la vittoria è mia.
 Madama
 Piano; vediamo quest’altri e si decida.
 Cavaliere
 (Il mio core in amor spera e confida).
 Madama
 Che vuol dir questo rosso? (Aprendo il foglio)
 Cavaliere
                                                    Nulla, nulla.
740Leggete e lo saprete.
 Madama
                                        «Mio tesoro
 per voi languisco e moro
 e un amator che langue
 per prova dell’amor scritto ha col sangue».
 Baronessa
 Bravo bravo davver!
 contessa Gingè
                                        Che bel talento!
 Madama
745Intenerir mi sento,
 a ferirvi per me l’amor vi ha spinto?
 Cavaliere
 Ah madama pietosa, ho vinto, ho vinto.
 Madama
 Tempo a leggere gli altri io vi domando.
 Conte
 (Amore, al tuo favor mi raccomando).
 Madama
750«Io conte Policastro
 per far veder che amante
 di madama Cracché davvero io sono
 a lei tutti i miei beni io cedo e dono».
 Baronessa
 Questo è più della mano.
 contessa Gingè
                                                E più del sangue.
 Madama
755Siete ben generoso.
 Conte
 Grazie, grazie ad amor son vittorioso.
 Madama
 Adaggio, adaggio un poco,
 leggiam quest’altro e terminiamo il gioco.
 Monsieur
 (Chi sa che il mio talento
760non l’abbia indovinata?
 Madama al buonumor so ch’è inclinata).
 Madama
 «L’amor che ho per madama
 mi sprona a divertirla.
 Prometto per servirla
765giochi, feste, teatri e pransi e cene
 e far quel che conviene
 perch’ella si diverta e rida e goda,
 come vuole il gran mondo e la gran moda».
 Baronessa
 Viva viva monsieur.
 contessa Gingè
                                        Bravo davvero.
 Monsieur
770La pugna ho vinto e la corona io spero.
 Marchese
 Decidete madama.
 Cavaliere
                                      Pronunziate
 il decreto fatal.
 Conte
                              Chi fia l’eletto?
 Monsieur
 Chi avrà la preferenza?
 Madama
 Oda ogniuno di voi la mia sentenza.
 
775   La man di sposa, signor marchese,
 con buona grazia, non le vuo’ dar.
 Cavalierino, troppo cortese,
 del vostro sangue non so che far.
 Voi che donate le vostre entrate
780con chi pensate di contrattar? (Al conte)
 
    Monsieur Côterôti
 mi piace, signorsì,
 godere l’allegria,
 lo stare in compagnia
785ma posso far da me.
 Nessun ci ha da pensar.
 
    Meschini tutti quattro
 vi fate corbellar. (Parte)
 
 Baronessa
 Mi rallegro di cor con lor signori.
790Son tutti gloriosi e vincitori. (Parte)
 contessa Gingè
 Signori che in amor sono rivali
 or non v’è più che dir, son tutti eguali. (Parte)